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Motori accesi al semaforo I divieti vengono snobbati

Al semaforo di via Monte Grappa auto con il motore acceso nonostante il divieto.  FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATOSituazione migliore per le auto al passaggio a livello di via Padre LeopoldoCircolano vecchie auto in centro
Al semaforo di via Monte Grappa auto con il motore acceso nonostante il divieto. FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATOSituazione migliore per le auto al passaggio a livello di via Padre LeopoldoCircolano vecchie auto in centro
Al semaforo di via Monte Grappa auto con il motore acceso nonostante il divieto.  FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATOSituazione migliore per le auto al passaggio a livello di via Padre LeopoldoCircolano vecchie auto in centro
Al semaforo di via Monte Grappa auto con il motore acceso nonostante il divieto. FOTOSERVIZIO STELLA-CISCATOSituazione migliore per le auto al passaggio a livello di via Padre LeopoldoCircolano vecchie auto in centro

Alessandra Dall’Igna L'ordinanza contro le polveri sottili entrata in vigore a Thiene viene largamente snobbata dai cittadini, soprattutto se sono alla guida dell’auto. Lo ha dimostrato la nostra inchiesta sul campo, per verificare la situazione in alcuni punti compresi all’interno della zona rossa che è stata individuata dall’Amministrazione comunale e in cui è attivo il provvedimento. Per tentare di contenere e abbassare le PM10 (polveri sottili da smog), infatti, la giunta thienese guidata dal sindaco Gianni Casarotto ha introdotto, dallo scorso 15 ottobre, una serie di provvedimenti che riguardano soprattutto gli automobilisti. In particolare, c’è l'obbligo dello spegnimento dei veicoli in corrispondenza del semaforo in zona stadio e del passaggio a livello di via Padre Leopoldo. A questo, dall’1 dicembre si è anche aggiunto il fermo della circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per i veicoli e le moto di classe Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 nell'area urbana compresa tra le principali direttrici cittadine. Da una prova su strada, è tuttavia emerso che queste disposizioni vengono ignorate dalla maggioranza degli utenti, vuoi a causa di una mancata conoscenza delle stesse - più di qualche cittadino ci ha detto di non sapere nulla di questi provvedimenti - o vuoi per una scarsa sensibilità verso i temi ambientali. Il nostro test è partito alle 10.30 dall'incrocio semaforico in zona Stadio dove, in entrambe le arterie sono chiaramente visibili i segnali che invitano gli automobilisti a spegnere il motore in caso di fermata. Eppure durante i circa 60 secondi di durata del rosso, nessun automobilista ha rispettato tale richiesta: né quelli incolonnati in via Monte Grappa, né quelli che si sono poi fermati su via Granezza. Tali comportamenti si sono ripetuti, allo stesso modo, ad ogni successivo ciclo semaforico. Abbiamo invece registrato una situazione diversa nel passaggio a livello dei Cappuccini, dove la maggior parte degli automobilisti che si sono ritrovati le sbarre abbassate alle 10.45 hanno prontamente spento il motore, probabilmente spinti anche dai tempi di attesa più lunghi rispetto a quelli previsti al semaforo. Transitando per il centro cittadino, siamo invece incappati in più di qualche vecchio veicolo, appartenente alle categorie Euro 0, Euro 1 o Euro 2, che circolava liberamente. È il caso di una Panda risalente agli anni '90 che alle 11, quindi in pieno orario di fermo della circolazione, ha attraversato il quartiere di San Vincenzo per parcheggiare in via Santa Maria Maddalena. In centro storico invece, un negozio ha mantenuto per tutta la mattina la porta d'ingresso spalancata nonostante il divieto di spreco energetico introdotto dal Comune. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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