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Morto a 15 anni
Dall’autopsia
nessuna conferma

Il 15enne Danijel Mitrovic in una foto con la sorella maggiore Jovana
Il 15enne Danijel Mitrovic in una foto con la sorella maggiore Jovana
Il 15enne Danijel Mitrovic in una foto con la sorella maggiore Jovana
Il 15enne Danijel Mitrovic in una foto con la sorella maggiore Jovana

L’autopsia non pare abbia permesso di individuare con esattezza le cause che hanno provocato il decesso di Danijel Mitrovic, il 15enne thienese morto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi mentre si trovava ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso. A confermarlo è la sorella del giovane e proprio per effettuare ulteriori accertamenti sulla salma non sarebbe ancora stato rilasciato il nullaosta per il funerale. Resta il giallo su cosa possa aver provocato l’improvviso decesso di Danijel che, come confermato dall’Ulss 7, «è giunto al nosocomio Alto Vicentino poco dopo la mezzanotte senza respiro e cianotico. Subito intubato è andato in arresto cardiaco. Sono proseguite le manovre rianimatorie e il trattamento per 60 minuti». I medici hanno constatato il decesso del giovane all’una e mezza circa.

A richiedere l’autopsia, in accordo con la famiglia, è stato proprio il medico del pronto soccorso «per confermare l'ipotesi diagnostica e/o riscontrare altre cause - come confermato dall’Ulss 7 - Aveva un gesso alla caviglia destra applicato circa 40 giorni prima ed era in profilassi antitrombotica con eparina a basso peso molecolare».

La Procura, per il momento non ha aperto alcuna inchiesta e si riserva di compiere accertamenti e di sentire la famiglia. La tragedia che ha colpito il ragazzo, cresciuto nel quartiere dei Cappuccini, ha scosso l’intera città e in particolar modo l'Engim Veneto- Cfp Patronato San Gaetano di Thiene, l’istituto superiore dove il 15enne era appena stato promosso al secondo anno dell'indirizzo di meccanica. «Questa tragedia ci ha tolto il sonno: abbiamo visto Danijel per l’ultima volta a fine maggio», ricorda il suo professore Luca Bettanin. Lo studente, infatti, circa un mese e mezzo fa si era procurato una frattura composta alla caviglia destra. «Aveva il gesso e quindi, considerati i buoni voti, per gli ultimi giorni di scuola è rimasto a casa. Nonostante non fosse in classe, per la festa di fine anno aveva organizzato un torneo di Fifa con la Playstation, a cui hanno preso parte tutti i suoi compagni - ricorda Bettanin - Era un ragazzo vivace e solare, amico di tutti». Possedeva anche una spiccata vena artistica, stando al docente: «Aveva partecipato a un concorso interno alla scuola per disegnare il nuovo logo del settore meccanico. Il suo lavoro si è classificato tra i primi». «Era un bravo ragazzo, si faceva ben volere e aveva raggiunto buoni risultati scolastici. Siamo rimasti tutti scossi», dichiara il direttore del Cfp San Gaetano, Renzo Dal Maso. «Danijel, perché te ne sei voluto andare così presto? Perché hai lasciato mamma e papà? Penso sia solo un brutto incubo, sono ancora incredula. Non mi hai dato modo nemmeno di salutarti», il ricordo struggente della sorella maggiorenne Jovana.

Marco Billo

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