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Thiene

Mamma perde
il bimbo poco
prima di partorire

I parcheggi dedicati alle neo mamme all’ospedale di Santorso. FOTO CISCATO
I parcheggi dedicati alle neo mamme all’ospedale di Santorso. FOTO CISCATO
I parcheggi dedicati alle neo mamme all’ospedale di Santorso. FOTO CISCATO
I parcheggi dedicati alle neo mamme all’ospedale di Santorso. FOTO CISCATO

Non sente più muoversi il feto quando manca al massimo una settimana al parto, si precipita in ospedale a Santorso dove purtroppo le devono dare la ferale notizia: ha perso il bimbo che attendeva con trepidazione.

Per la giovane coppia thienese, in attesa del primo figlio, è scoppiato a quel punto il dramma, tanto che sono stati affiancati come supporto da Emilia Laugelli, responsabile della Psicologia clinica. Eppure tutto stava filando alla perfezione: la giovane era giunta alla quarantesima settimana di gravidanza senza alcun problema, almeno da quanto diffuso dall’Ulss 4. I controlli previsti dal vigente protocollo e dalle linee guida nazionali si erano dimostrati tutti ok, come confermano dalla direzione sanitaria: «L’ultimo era stato effettuato domenica scorsa, al mattino, senza evidenziare alcuna anomalia».

La donna entra nella quarantunesima settimana, il parto è ormai imminente e nel giro di sette giorni, se necessario, sarebbe stata sottoposta al cesareo. Ieri alle 13 era previsto l’ennesimo controllo da parte dell’equipe dell’ambulatorio ostetrico diretto da Marcello Scollo. Ma al mattino non sente più muoversi il bimbo, che pure scalciava e si dimenava sino a poco prima. Si allarma e alle 9 si presenta con largo anticipo alla visita fissata. I medici la sottopongono ad esami che evidenziano l’assenza di attività cardiaca nel nascituro. Non c’è più nulla da fare e non c’è, per il momento, una spiegazione. Serviranno ulteriori accertamenti, obbligatori in un caso come questo.

Mamma e papà sono sconvolti e necessitano di assistenza psicologica da parte degli operatori del servizio anche se la donna, come fanno sapere dallUlss, «fisicamente sta bene ed è costantemente monitorata».

Il commissario Giorgio Roberti ieri ha espresso «la vicinanza della direzione e di tutti i suoi operatori alla famiglia». Ora scattano le verifiche per accertare le cause del tragico evento, assolutamente non prevedibile sino a poche ore prima quando, assicurano ancora le fonti mediche, tutto procedeva con regolarità e senza motivi di apprensione. Però qualcosa è successo e i genitori, passato il momento di sconforto, vorranno sapere.

Il caso di Santorso segue di poche settimane quelli verificatisi anche in altre strutture vicentine e venete e finiti sotto i riflettori dei media e dei politici.

Mauro Sartori

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