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Thiene

Lutto in città
Addio a “Amo”
l'ultimo oste

Vincenzo Slanzi, con la moglie, quando ha lasciato l’attività
Vincenzo Slanzi, con la moglie, quando ha lasciato l’attività
Vincenzo Slanzi, con la moglie, quando ha lasciato l’attività
Vincenzo Slanzi, con la moglie, quando ha lasciato l’attività

THIENE. Non ha fatto in tempo a godersi la pensione e la vita da nonno che tanto aveva desiderato Vincenzo Slanzi, l'ultimo oste di Thiene, deceduto domenica all'età di 67 anni a causa di un male incurabile.

La notizia della sua morte ha colto di sorpresa l'intera città, dove Vittorio era molto conosciuto e amato: per 32 anni infatti aveva gestito, assieme alla moglie Giovanna Tosin, la storica osteria “Alle quattro strade” di Rozzampia, meglio conosciuta con il nome di bar da Amo.

Un punto di ritrovo non solo per gli anziani amanti delle partite di briscola e “foracio”, ma anche per intere generazioni di giovani che di lì passavano il venerdì o sabato sera prima di recarsi in discoteca per bere uno spritz o una genziana e scambiare quattro chiacchiere con Vittorio, oste dal sorriso aperto e dalla battuta sempre pronta.

Lo scorso agosto i coniugi Slanzi avevano infine deciso di dire addio all'attività fondata nel 1958 dal padre di Giovanna, e di dedicare il proprio tempo libero al nipote Jacopo e agli hobby che in questi anni avevano dovuto mettere da parte a causa del lavoro. Un desiderio che purtroppo si è infranto contro una diagnosi che non gli ha lasciato scampo: nonostante la sua grande forza d'animo, che nel 2009 gli aveva permesso di riprendersi da un'ischemia, Vittorio è morto appena quattro mesi dopo la scoperta della malattia.

«Appena un mese dopo la chiusura del bar, il giorno del compleanno di mio marito - spiega Giovanna Tosin, conla quale Vittorio era sposato da 43 anni - gli hanno diagnosticato un tumore all'esofago.

È stata una malattia velocissima ma altrettanto dolorosa, che lo ha segnato profondamente. In questi mesi io e miei figli Claudio e Roberta lo abbiamo sempre assistito a casa, volevamo fosse circondato da tutta la famiglia. Dispiace davvero che non sia riuscito a godersi la pensione, perché aveva tanti desideri da esaudire. Non vedeva l'ora portare il nipote Jacopo a pescare e di trascorrere un mese di riposo al mare, tutti sogni che purtroppo sono svaniti».

Il funerale di Vittorio Slanzi si terrà domattina alle 10.30 nella chiesa di Maria Ausiliatrice in Conca, mentre il rosario sarà recitato stasera alle 18.30.

Alessandra Dall'Igna

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