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Licenziato dal Comune il dipendente infedele

L’avviso apparso allo sportello del Comune di Thiene. FOTO CISCATOIl sindaco Gianni Casarotto
L’avviso apparso allo sportello del Comune di Thiene. FOTO CISCATOIl sindaco Gianni Casarotto
L’avviso apparso allo sportello del Comune di Thiene. FOTO CISCATOIl sindaco Gianni Casarotto
L’avviso apparso allo sportello del Comune di Thiene. FOTO CISCATOIl sindaco Gianni Casarotto

L'impiegato infedele del Comune di Thiene è stato licenziato. A distanza di un mese dalla scoperta che Giovanni Grolla, 46enne dipendente dell'ufficio tributi, si sarebbe intascato i soldi di decine di contribuenti, l’Amministrazione ha proceduto al suo licenziamento. Nei giorni scorsi la commissione disciplinare del Comune ha completato l'indagine a carico dell'impiegato sospeso dal servizio ad inizio ottobre: l'uomo, che aveva tentato la via delle dimissioni volontarie per sottrarsi al procedimento disciplinare, è stato ora definitivamente cacciato. Il licenziamento segna un primo punto fermo nelle indagini per peculato, ovvero l’appropriazione indebita di denaro di cui Grolla è accusato. L’ormai ex dipendente del Comune di Thiene, assunto ad inizio anno con il compito di recuperare le imposte della tassa sui rifiuti non versate negli anni precedenti, in questi mesi aveva sistematicamente contattato via mail o telefonicamente decine di ignari cittadini per sollecitare il pagamento degli arretrati. Facendo leva sulla posizione di debolezza di queste persone, Grolla le convocava nel suo ufficio e, dietro la promessa di uno sconto sul debito se veniva saldato in contanti, si faceva consegnare illecitamente il denaro, per una somma complessiva di circa 50 mila euro. Un ingegnoso sistema emerso un mese fa nel momento in cui, grazie al meccanismo di rotazione negli uffici, un altro impiegato si è trovato di fronte ad uno di questi contribuenti, presentatosi in municipio per pagare la Tari in contanti. La situazione è stata subito segnalata dal Comune all'autorità giudiziaria che ha aperto un'indagine per peculato e ha disposto la perquisizione a casa di Grolla, eseguita a fine ottobre dai carabinieri della compagnia di Thiene. Operazione che ha permesso di recuperare una chiavetta usb contenente due elenchi di contribuenti thienesi. Alla base del comportamento illecito ci sarebbe un grosso debito contratto alcuni fa: sembra che a Grolla avessero proposto un importante investimento in Africa nell'ambito dello sviluppo dell'imprenditoria giovanile, trasformatosi in un raggiro che lo avrebbe portato a perdere un'ingente somma. A breve Giovanni Grolla verrà nuovamente interrogato non solo sull'inchiesta thienese ma anche su quella, condotta sempre dal pm Blattner, che lo accusa di truffa aggravata e di indebito utilizzo di carte bancomat, reati compiuti quando lavorava in banca alla filiale di Montepaschi a Valdagno. Nella primavera 2016 l’allora bancario si sarebbe infatti intascato 70 mila euro prelevandoli dai conti e dai titoli di alcuni risparmiatori, ai quali avrebbe sottratto somme anche grazie alla tessera elettronica. Il cerchio attorno a Grolla si sta stringendo: i due fascicoli relativi alle inchieste di Thiene e Valdagno verranno affiancati in modo da permettere una rapida chiusura delle indagini. Nel frattempo l’ex dipendente comunale, che ha fatto sapere di non avere intenzione di opporsi al licenziamento, sarà segnalato alla Corte dei Conti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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