Il Comune di Thiene ha “testato“ 88 lavoratori socialmente utili over 45 e ora lancia un appello alle aziende del territorio: «Assumeteli».
L'originale iniziativa a favore del gruppo di disoccupati che ha prestato servizio in municipio negli ultimi 5 anni nasce dalla volontà dell'assessore all'impresa e al lavoro Alberto Samperi di aiutare queste persone a ricollocarsi nel mondo lavorativo nonostante un'età che troppo spesso viene considerata un ostacolo. Si tratta infatti di persone che hanno tra i 45 e i 65 anni, con un diploma e in alcuni casi la laurea, madri e padri di famiglia con alle spalle un impiego decennale nella stessa azienda e che, a causa della crisi, si sono improvvisamente ritrovati senza lavoro e, finita la mobilità, anche senza reddito.
In città ce ne sono 525 in questa condizione, mentre complessivamente i disoccupati thienesi tra i 16 e i 68 anni sono 1.455, ovvero il 7% della locale forza lavoro.
«L’inserimento dei lavoratori socialmente utili negli uffici del Comune è stata un'esperienza positiva - spiega Samperi - In questi ultimi anni abbiamo potuto avvalerci della loro opera e valutare positivamente l’impegno, la serietà e la professionalità delle varie persone che hanno collaborato con i servizi comunali. Per questo, ora che il periodo di esperienza lavorativa nel Comune è terminato, sento il dovere di lanciare un appello alle imprese perché possano assumerli. Si tratta generalmente di persone a cui mancano alcuni anni per andare in pensione e che hanno necessità di completare l’attività lavorativa per maturare i necessari».
«Senza dubbio i disoccupati che rientrano nella fascia d'età 45-65 anni sono quelli che hanno più difficoltà di reintegro nel mondo del lavoro - aggiunge Giuseppe Mafrica del Centro per l'impiego di Schio, Thiene e Asiago - e che allo stesso tempo necessitano di misure mirate e di una maggiore efficienza della rete di servizi pubblici e privati». Ed è proprio in questa direzione che va il progetto ideato dal Comune di Thiene: il numero dell'ufficio personale (0445.804918) è già a disposizione di tutte quelle imprese che desiderano avere nominativi, profili professionali e curricula dei lavoratori che hanno concluso il trattamento di mobilità come lavoratori socialmente utili e ancora alla ricerca di un altro impiego.
«Ciò che chiedo alle aziende del territorio è uno slancio sociale - conclude Samperi - perché mi rendo conto che è difficile per un imprenditore assumere un dipendente a cui mancano pochi anni per andare in pensione. Un limite che può essere superato solo con un gesto di solidarietà nei confronti di una categoria di disoccupati molto fragile, estromessa dal mondo lavorativo e che, terminata la mobilità, non ha più alcun sostegno al reddito».