Lavori da 16 milioni per depuratore
acquedotto e fogne

Con un piano di lavori da 16 milioni di euro e un pacchetto di nuovi servizi, Avs si appresta a vivere un 2017 all'insegna dell'efficienza e del miglioramento del rapporto con gli utenti. Il gestore del sistema idrico integrato dei 38 Comuni dell'Alto Vicentino ha presento all'assemblea dei soci il nuovo piano degli investimenti che include, tra i principali progetti, l'adeguamento tecnologico del depuratore di Thiene, il collegamento dell'acquedotto tra Schio e Malo e l'estensione della rete fognaria nel Comune di Cornedo. Un piano ambizioso a cui Avs ha deciso di far fronte assumendo due nuovi ingegneri che consentiranno una riduzione dei tempi di cantierizzazione (di circa 6 mesi), portando ad un risparmio economico stimato in circa 200 mila euro l'anno. «Continueremo ad aumentare la capacità di intervento nel territorio - spiegano il presidente Giovanni Cattelan e il direttore generale Massimo Cornaviera - e anche nel 2017 confermiamo il blocco della tariffa che rimarrà quindi ferma ai livelli del 2015. Per intenderci, una famiglia di tre persone che consuma 144 metri cubi l'anno, con Avs spende 300 euro, la tariffa più bassa del bacino Aato». Molte le novità sul fronte dell'assistenza agli utenti. Oltre all'ampliamento degli orari di apertura dello Sportello clienti di Thiene (già operativo anche il sabato mattina), il nuovo anno vedrà l'attivazione di un servizio di assistenza e consulenza gratuita su possibili perdite occulte, effettuato da un idraulico a questo dedicato. Avs offrirà gratuitamente anche le nicchie coibentate per l’alloggiamento dei contatori nel caso venga chiesto lo spostamento lungo la strada, operazione attualmente a carico dei privati. A breve inoltre verrà completata l'offerta dello Sportello web, con possibilità di ricevere sms e mail in caso di lavori o disagi, e l'installazione di pc nelle sale d'attesa degli Sportelli clienti. Il 2017 dovrebbe vedere concretizzata la fusione con Acque Vicentine: le assemblee dei soci dei due gestori hanno infatti dato mandato ai Cda di elaborare il progetto che potrà portare alla nascita, nel prossimo autunno, di una nuova realtà pubblica con competenza su 69 Comuni e un bacino di 550 mila abitanti. Tra i punti fermi del processo figurano la conferma di tutti i presidi territoriali, l'alta attenzione alla qualità del servizio e lo stretto collegamento con i Comuni soci.