<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La storia della Resistenza in un museo

Una parte del pubblico intervenuto al convegno “Partigiani autonomi vicentini”. STUDIOSTELLA-CISCATOStudenti delle superiori invitati al convegno. STUDIOSTELLA-CISCATO
Una parte del pubblico intervenuto al convegno “Partigiani autonomi vicentini”. STUDIOSTELLA-CISCATOStudenti delle superiori invitati al convegno. STUDIOSTELLA-CISCATO
Una parte del pubblico intervenuto al convegno “Partigiani autonomi vicentini”. STUDIOSTELLA-CISCATOStudenti delle superiori invitati al convegno. STUDIOSTELLA-CISCATO
Una parte del pubblico intervenuto al convegno “Partigiani autonomi vicentini”. STUDIOSTELLA-CISCATOStudenti delle superiori invitati al convegno. STUDIOSTELLA-CISCATO

La storia della Resistenza thienese avrà finalmente una casa. Dopo cinque anni di ipotesi e annunci, si sta per concretizzare il progetto di regalare alla città un luogo in cui valorizzare i protagonisti e gli avvenimenti. Ad annunciarlo ieri il sindaco Gianni Casarotto durante il convegno provinciale “Partigiani autonomi vicentini”, ospitato al teatro delle Opere parrocchiali del Duomo e promosso dall'Avl per ricordare, con testimonianze dei parenti, alcune figure di comandanti che hanno dato un forte contributo alla lotta di Liberazione. In sala c’erano i familiari della staffetta Alberta Caveggion “Nerina”, tutt'ora vivente, e del marito Aurelio Baldisseri, di Gaetano Bressan “Nino”, Giulio Vescovi “Leo”, Aurelio Noni, Andrea Cocco “Bill”, Giuseppe Cadore “Silla” e Alfredo Rodeghiero “Giulio”. Casarotto ha annunciato che la primavera prossima partiranno i lavori di questa sorta di museo, a servizio soprattutto di scuole e storici. L'investimento di 340 mila euro permetterà di sistemare il piano terra di Palazzo Cornaggia e di ricavare una sala polivalente in cui ospitare una sede ufficiale alle associazioni, Anpi e Avl. Ci sarà anche una sala conferenze per un'esposizione stabile dei documenti raccolti in questi anni dalle associazioni. «L'iter di progettazione sta procedendo senza intoppi - ha spiegato il sindaco Casarotto - e nella primavera 2017 partiremo con i lavori. Abbiamo scelto Palazzo Cornaggia per questo progetto perché è qui che storicamente, attorno alla figura di Mons. Zannoni, ha avuto origine la Resistenza nell’Alto Vicentino ed è quindi doveroso valorizzarlo come luogo della memoria. Non si può parlare propriamente di museo, ma di un luogo dedicato alla raccolta di materiale d'archivio a disposizione degli storici e delle scuole». Condividono pienamente il progetto anche i due presidenti delle sezioni cittadine di Anpi e Avl. «Ben venga uno spazio pubblico in cui valorizzare le testimonianze della Resistenza e raccogliere le donazioni dei privati, che diventeranno così patrimonio di tutti», ha precisato Giannico Tessari (Anpi), mentre per Carlo Maino (Avl) dovrà essere soprattutto «un luogo didattico a servizio della città e delle scuole: solo così la nostra storia potrà essere ricordata dalle nuove generazioni».

Alessandra Dall’Igna

Suggerimenti