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La fusione di Avs «Sulle tariffe nessun aumento»

Il presidente di Avs Giovanni Cattelan a fine mandato. STELLA-CISCATO
Il presidente di Avs Giovanni Cattelan a fine mandato. STELLA-CISCATO
Il presidente di Avs Giovanni Cattelan a fine mandato. STELLA-CISCATO
Il presidente di Avs Giovanni Cattelan a fine mandato. STELLA-CISCATO

Alessandra Dall’Igna La nascita della società ViAcqua, che dall’1 gennaio diverrà il gestore del servizio idrico di 69 Comuni vicentini, porterà a Thiene il nucleo tecnico di progettazione e consentirà di trasferire lo sportello clienti in centro storico. Ma c’è anche una novità importante per quanto riguarda le tariffe per gli utenti. Infatti, per il prossimo biennio non ci saranno modifiche, con una prevista lieve variazione negli anni successivi. Queste sono le principali conseguenze dirette della fusione per incorporazione di Avs in Acque Vicentine, operazione necessaria in quanto la norma prevede un unico gestore per ogni Aato mentre oggi nella nostra zona ce ne sono quattro che operano in deroga. A guadagnarci, stando alle premesse, saranno sia i Comuni sia gli utenti dell'Alto Vicentino: i primi potranno contare su un team di professionisti in grado di dare maggior impulso alla progettazione degli interventi sul territorio, i secondi invece avranno a disposizione uno sportello più baricentrico e quindi più comodo. A illustrare le novità è Giovanni Cattelan, presidente di Avs dal luglio 2015, che si appresta ora a concludere il suo mandato con un anno di anticipo. A gennaio, i 69 soci di ViAcqua si riuniranno per eleggere il Cda che guiderà la nuova società per i prossimi tre anni. Al gruppo di dieci Comuni definiti “grandi” - Vicenza, Schio, Valdagno, Thiene, Malo, Dueville, Cornedo, Altavilla, Torri di Quartesolo e Creazzo - spetterà il compito di scegliere presidente, amministratore delegato e consigliere. COESIONE. «La fusione è una grande opportunità per i nostri 38 Comuni - spiega il presidente Cattelan - ma per coglierla appieno è necessario abbandonare i campanilismi e rimanere uniti. I nostri sindaci devono presentarsi in assemblea coesi e con una voce univoca che presenti le istanze del territorio». Una prima dimostrazione di tale unione potrebbe essere quella di proporre un nome forte e condiviso per il futuro presidente, magari proprio quello di Cattelan che in poco più di due anni è riuscito a trasformare Avs in un società pubblica modello. «Io quello che potevo fare l'ho fatto - spiega Giovanni Cattelan, glissando sulla sua eventuale candidatura - Ricordo che quando è iniziata la trattativa Avs partiva da una situazione di svantaggio perché era il gestore più piccolo. E invece siamo riusciti a riequilibrare i rapporti e a farci approvare dall'Aato un nuovo piano in cui Alto Vicentino Servizi ha avuto 40 milioni di euro in più per gli investimenti». OPERE E SERVIZI. Cattelan si presenta dunque a fine mandato con risultati davvero importanti. «In questi anni ho lavorato per dimostrare che la società poteva razionalizzare le spese - continua il presidente - arrivando a ridurre i costi di 500 mila euro su base annua. Poi abbiamo fatto ripartire gli investimenti: tutti e tre i depuratori di Trissino, Schio e ora Thiene, sono stati rinnovati e non è una cosa da poco se si considera che la depurazione assorbe i due terzi dei nostri investimenti. Ma di fianco alle grandi opere vorrei ricordare l'importanza dei servizi, dalle casette dell'acqua agli erogatori presenti nelle manifestazioni e nelle gare podistiche, fino a quegli interventi nelle zone periferiche, penso ad esempio alla fognatura di Staro, che non si ripagheranno mai ma che influiscono sull'ambiente». PROGETTAZIONE. Per i prossimi due anni, in attesa di trovare una location baricentrica, ViAcqua manterrà le due sedi di Thiene e Vicenza: nella prima verrà accentrato il nucleo tecnico di progettazione, mentre nella seconda confluiranno gli uffici amministrativi. «In vista della futura dismissione della sede di via San Giovanni Bosco - conclude Cattelan - stiamo dialogando con il Comune per arrivare a trasferire lo sportello clienti in centro a Thiene, magari nell'area ex Nordera dove si trovano già altri servizi intercomunali. In questo modo offriremo maggiore comodità ai nostri utenti e daremo anche al centro maggiore movimento, considerato che il nostro sportello registra 6 o 7 mila accessi annui». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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