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La cittadella dello sport può ripartire

Le tribune e lo stadio sono due delle opere per le quali si riprenderanno i lavori. STUDIOSTELLA-CISCATOL’ingresso del cantiere attualmente chiuso. STUDIOSTELLA-CISCATO
Le tribune e lo stadio sono due delle opere per le quali si riprenderanno i lavori. STUDIOSTELLA-CISCATOL’ingresso del cantiere attualmente chiuso. STUDIOSTELLA-CISCATO
Le tribune e lo stadio sono due delle opere per le quali si riprenderanno i lavori. STUDIOSTELLA-CISCATOL’ingresso del cantiere attualmente chiuso. STUDIOSTELLA-CISCATO
Le tribune e lo stadio sono due delle opere per le quali si riprenderanno i lavori. STUDIOSTELLA-CISCATOL’ingresso del cantiere attualmente chiuso. STUDIOSTELLA-CISCATO

Mancava solo l’ultimo ok all'accordo con le banche e ora anche l'ultimo tassello formale nel complicato percorso del parco Sud di Thiene è stato messo a segno. È divenuto effettivo il piano di ristrutturazione del debito di Nuova Domus Veneta Srl (già F.lli Munaretto di Giuseppe Srl), la ditta che si sta occupando della realizzazione della cittadella dello sport thienese in zona parco Sud. Un progetto che ha attraversato diverse giunte e che sette anni fa era partito, ridisegnando parte del territorio con l'abbozzo degli impianti sportivi e la costruzione dei primi spazi commerciali, salvo poi bloccarsi circa due anni fa. Ora, con l'accordo raggiunto tra Nuova Domus e i creditori (per un importo complessivo di 60 milioni di euro), il cantiere congelato può rimettersi in moto, nella speranza che i lavori vengano conclusi per il termine concesso dall'Amministrazione comunale al 31 maggio 2018. Due anni dopo, appunto, il precedente che era fissato al 31 dicembre 2016. Al centro del piano di ristrutturazione dell'impresa edile, c’è la manovra che dovrebbe consentire di ultimare gli impianti sportivi attingendo risorse dalla vendita di quanto già realizzato, vale a dire quei 140 mila metri quadrati di aree ed edifici già costruiti. Proprio sulla metratura destinata al commerciale ulteriormente concessa dal Comune alla ditta erano scaturite, nei mesi scorsi, accese polemiche, con i commercianti che avevano accusato l'Amministrazione di togliere ossigeno alle attività del centro storico. A loro e al Movimento 5 Stelle, firmatario di un'interrogazione sulla questione, il sindaco Giovanni Casarotto ha ribadito che non si tratta di elargizioni ma di trasferimento di volume commerciale già nella disponibilità della ditta in via delle Robinie e nel complesso delle ex distillerie Fabris. «Aspettavamo che arrivasse la conferma definitiva del piano di ristrutturazione del debito - spiega il primo cittadino - ora possiamo procedere all'approvazione della variante, ma con le tempistiche previste non so se ce la faremo entro la fine del mandato». Sulla particolarità dell'accordo raggiunto interviene l'avvocato Federica Greggio, consulente delle banche creditrici: «La novità sul piano del concordato riguarda, per i creditori, la possibilità di aver inserito tra questi anche la società di leasing, equiparando gli interessi». E per gli interessi dei thienesi bisognerà attendere la vendita del costruito: all'appello mancano i parcheggi, l'arena degli spettacoli, l'anello pedonale, lo stadio, gli spogliatoi e il campo da rugby.

Giulia Armeni

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