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Il senso unico snobbato
vale 389 multe in un anno

La foto dimostra come il senso unico per i tir non venga rispettatoAltra immagine che mostra camion in un senso e nell’altro. CISCATO
La foto dimostra come il senso unico per i tir non venga rispettatoAltra immagine che mostra camion in un senso e nell’altro. CISCATO
La foto dimostra come il senso unico per i tir non venga rispettatoAltra immagine che mostra camion in un senso e nell’altro. CISCATO
La foto dimostra come il senso unico per i tir non venga rispettatoAltra immagine che mostra camion in un senso e nell’altro. CISCATO

Pioggia di multe ai camion lungo via Lavarone, ma il traffico di mezzi pesanti continua a soffocare il quartiere San Vincenzo.

L'ordinanza con cui il Comune di Thiene vieta agli autocarri di peso superiore a 7,5 tonnellate di risalire l'arteria dalla rotatoria della Gasauto a quella del Sole è stata violata per ben 389 volte nel corso del 2015. Ovvero quasi 39 multe al mese, considerato che l'anno scorso il divieto è stato sospeso a settembre e a ottobre in concomitanza con il cantiere in via Vittorio Veneto. Si tratta di un numero certamente rilevate ma altrettanto parziale in quanto si riferisce ai soli mezzi pizzicati dalla pattuglia della polizia locale; e dato che gli agenti non possono presenziare in via Lavarone 24 ore al giorno, appare evidente come il fenomeno sia molto più esteso di quello registrato dalle sanzioni.

«Quello del traffico pesante in via Lavarone è un problema davvero sentito e di non facile risoluzione», spiega il sindaco. «Basti pensare che le multe comminate ai mezzi pesanti trovati a violare l'ordinanza rappresentano il 10 per cento delle sanzioni fatte in città nel 2015. Purtroppo non se ne esce, perché molte ditte preferiscono comunque pagare la multa piuttosto che fare il giro più largo». La sanzione amministrativa per la violazione del divieto varia da 85 a 338 euro; se la multa viene pagata entro i cinque giorni il suo valore scende a 59.50 euro.

L'istituzione del senso unico per camion in via Lavarone è entrato in vigore lo scorso agosto in sostituzione dell'ordinanza che prevedeva il divieto di percorrere la via in entrambe le direzione. L'idea era quella di creare un anello a senso unico che permettesse ai camion di salire in via Lavarone e di scendere attraverso il territorio di Zugliano passando da via Brenta. Il Comune limitrofo tuttavia ha ribadito più volte la propria contrarietà al passaggio dei camion attraverso la piccola frazione di Centrale.

I camion diretti a Zugliano o a Sarcedo, una volta arrivati all'altezza della rotatoria della Gasauto sono dunque costretti a scendere per le vie Valdastico, Vittorio Veneto, Marconi e poi dirigersi a est attraverso le vie Val Cismon e Raffaello. Una deviazione alquanto costosa, sia in termini di tempo che di soldi: la distanza tra la rotatoria della Gasauto e quella del Sole è di soli 1.5 chilometri passando da via Lavarone, ma di 3,4 chilometri percorrendo l'unica strada alternativa ora disponibile per i camion. Di fronte a questa situazione molti trasportatori, magari impegnati ad attraversare via Lavarone più volte al giorno durante al settimana, preferiscono correre il pericolo di incorrere in una multa e pagarla piuttosto che imbarcarsi in una deviazione più lunga e costosa.

«Noi continueremo a far rispettare l'ordinanza con tutti i mezzi a nostra disposizione – ha precisato Andrea Zorzan, assessore ai lavori pubblici – purtroppo però non possiamo usare la nuova telecamera installata al semaforo dello stadio Miotto perché la normativa vigente vieta di fare le multe ai camion in questo modo».

Alessandra Dall'Igna

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