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Il parking Fabris rimane al palo E ritorna il muro

Sono ripresi i lavori per il ripristino del muro lungo via Trieste È stato riaperto il cantiere all’ex parcheggio Fabris. FOTO CISCATO
Sono ripresi i lavori per il ripristino del muro lungo via Trieste È stato riaperto il cantiere all’ex parcheggio Fabris. FOTO CISCATO
Sono ripresi i lavori per il ripristino del muro lungo via Trieste È stato riaperto il cantiere all’ex parcheggio Fabris. FOTO CISCATO
Sono ripresi i lavori per il ripristino del muro lungo via Trieste È stato riaperto il cantiere all’ex parcheggio Fabris. FOTO CISCATO

Sembra non avere fine l'intricata vicenda dell'ex parcheggio pubblico delle Distillerie Fabris dove nei giorni scorsi è stato riaperto il cantiere per il ripristino dell'area. I lavori, avviati lo scorso dicembre, erano stati momentaneamente bloccati a gennaio dal Comune nella speranza di poter evitare la ricostruzione del muro lungo via Trieste in vista di un possibile accordo con la proprietà dell'area per la realizzazione di un nuovo parking. Tuttavia, l'esigenza da parte della ditta appaltatrice di concludere l'intervento che le è stato affidato e l'obbligo da parte del Comune di riportare l'area alle condizioni originarie come da intesa sottoscritta nel lontano 2009, hanno fatto ripartire i lavori che si concluderanno a metà marzo. Ma se il cantiere si è sbloccato non si può dire lo stesso del progetto del nuovo parcheggio a servizio del centro storico. La proposta di ricavare 27 stalli e un'isola ecologica fatta dall'Amministrazione Casarotto alla Lander Srl, proprietaria delle ex Distillerie Fabris, è infatti ancora sul tavolo. La vicenda, alquanto complessa, ha preso il via all'inizio del 2018 quando la Lander Srl ha deciso di rientrare in possesso del parcheggio che ricade nel suo terreno ma che per diversi anni è stato concesso al Comune in comodato d'uso gratuito. L'Amministrazione ha fatto presente ai privati che dal 2006 il piano urbanistico prevede in questa porzione della proprietà un parcheggio ad uso pubblico, chiedendo la realizzazione di circa 30 posti auto il cui costo di realizzazione sarebbe andato a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Il progetto presentato dai privati prevedeva invece la creazione, in 517 metri quadrati, di 27 stalli, alcuni dei quali non pienamente usufruibili date le loro scarse dimensioni. Non trovando l'accordo sulle dimensioni del nuovo parking, il Comune lo scorso novembre ha deciso di intraprendere la via dell'esproprio del terreno, avviando a dicembre i lavori di ripristino che, con una spesa complessiva di 44 mila euro, prevedono sia rimozione dell'asfalto e delle recinzioni, che la ricostruzione del muro di via Trieste. A gennaio l'Amministrazione ha poi fermato l'intervento per tentare di sbloccare la situazione senza ricorrere alle vie legali. Per questo il Comune ha inviato alla Lander Srl una nuova proposta per il parcheggio pubblico, accettando i 27 stalli, purché di dimensioni tali da essere pienamente usufruibili, più una zona dedicata ai cassonetti per la raccolta differenziata. «Stiamo ancora aspettano una risposta formale - spiega il sindaco Gianni Casarotto - ma la speranza è che si possa arrivare presto ad un accordo. Nel frattempo non possiamo che procedere con i lavori di ripristino dell'area, non solo perché la ditta appaltatrice ha la necessità di concludere e di portare via i macchinari, ma anche perché è previsto dall'accordo di concessione firmato nel 2009 con i precedenti proprietari». «Il ripristino dell'area è da farsi - precisa l'avvocato Andrea Vaccari, legale della Lander Srl - mentre il tentativo di confronto è ancora fermo sulla proposta del sindaco». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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