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Guasto all’ultraleggero Atterraggio d’emergenza

Il Savannah VG experimental sulla piazzola del Ferrarin. FOTO CISCATO
Il Savannah VG experimental sulla piazzola del Ferrarin. FOTO CISCATO
Il Savannah VG experimental sulla piazzola del Ferrarin. FOTO CISCATO
Il Savannah VG experimental sulla piazzola del Ferrarin. FOTO CISCATO

Sono serviti due passaggi a bassa quota per rassicurare pilota e torre di controllo. «Sì, ce la possiamo fare. Senza rischi». In fondo chi era ai comandi giocava in casa. Perchè l’avvocato Andrea Anesini, vicentino di 68 anni, dell’Aeroclub Arturo Ferrarin di Thiene è stato presidente per due mandati, fino al 2013. Anesini la perizia, il “manico“ lo possiede. In fondo volare è un vizietto di famiglia. Il prozio a ventidue anni e mezzo comandava la squadriglia di caccia Spad di stanza a Castelgomberto durante la Grande Guerra. Altra storia. Così il suo Savannah VG Experimental, assemblato con le perizia dalle mani dello stesso Anesini è sceso sicuro. Quello che pilotava è un ultraleggero Stol, un aeromobile concepito per decollare e atterrare da campi corti, capace di volare a 180 chilometri l’ora anche a 4 mila metri diquota. Sigla I-Sleg, con base all’aeroporto Romeo Sartori di Asiago, il Savannah ha toccato terra approfittando dei mille metri in pura erba della superficie dell’Arturo Ferrarin di Thiene. «Complimenti», gli hanno detto i tecnici di terra. In realtà di metri ne sono serviti assai meno. Circa una trentina secondo gli osservatori che hanno assistito al fuori programma. Pochi minuti di (contenuta) concitazione, quindi il muso verso terra. Qui il ruotino anteriore ha ceduto provocando dei danni all’elica che è andata a toccare la superficie erbosa («meglio erba che pista in asfalto», spiega Anesini). Danni contenuti, per poche centinaia di euro. E pilota che è suscito senza alcun problema dal velivolo. L’ultraleggero è stato immediatamente messo in sicurezza. Da capire se verrà destinato ad un’ispezione da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo per documentare l’avaria al carrello fisso, il cui ruotino è poi risultato fuori dalla sede. È accaduto ieri attorno a mezzogiorno. Quando il Savannah che proveniva da Torino, ha segnalato alla torre di controllo thienese di avere dei problemi. L’avvocato Andrea Anesini, 1.200 ore di volo alle spalle con un’esperienza ultra ventennale, non s’è perso d’animo. «Sono un maniaco della sicurezza e della prudenza in volo. Provenivo da Torino e mi sono imbattuto in un banco di nebbia. C’era poca visibilità e avevo deciso di atterrare in un’aviosuperficie. Qui avrei atteso un meteo più favorevole. Quando ho toccato l’erba ho però sentito una vibrazione che mi ha messo in allarme. “Mi sono giocato il ruotino”, ho pensato. Ho staccato immediatamente riprendendo quota». Un attimo, la scelta. «Ho chiamato gli amici di Thiene. Ho detto, “Alberto aspettami fra circa sessanta minuti“. La mia era una comunicazione di “attenzione“, non certo di emergenza», ragiona. «Alla fine tutto si è risolto in una sorta di esercitazione generale dal vivo. Con tanto di vigili del fuoco e ambulanza. Complimenti allo staff dell’aeroporto di Thiene per la prontezza operativa. E la loro cortesia». L’atterraggio è stato semplice. Ma non scontato. «Ho messo il muso giù lentamente e sono sceso in pochi metri» (sospira). Anesini a Thiene avrebbe comunque dovuto compiere una sosta tecnica, per rifornirsi di carburante prima di salire ad Asiago, destinazione finale. «Ho scelto di volare in sicurezza fino a... casa» spiega. «Sotto il profilo aeronautico quel che mi è accaduto è poca cosa», minimizza. Lo può raccontare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Mason

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