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«Gli volevo bene come un figlio»

Marko Stevic, 18 anni, è morto in un incidente stradale in Serbia
Marko Stevic, 18 anni, è morto in un incidente stradale in Serbia
Marko Stevic, 18 anni, è morto in un incidente stradale in Serbia
Marko Stevic, 18 anni, è morto in un incidente stradale in Serbia

«Non riesco a crederci. Quando Marko giocava a pallone era la mia disperazione da quanto fosse esuberante, ma gli volevo bene come un figlio». L'allenatore del Calcio Thiene Walter Bellossi è ancora scosso dalla notizia della scomparsa improvvisa di Marko Stevic, 18 anni, deceduto in un incidente stradale in Serbia dove era andato a trascorrere le vacanze estive a casa del nonno come faceva da anni. La dinamica del sinistro è ancora al vaglio della polizia serba, ma pare che Marko fosse al volante di una Fiat Punto, quando all'improvviso, sulla strada Brezane, avrebbe perso il controllo dell'auto, sarebbe uscito di strada e si sarebbe schiantato contro un albero. Un colpo talmente forte che per lui non c'è stato nulla da fare. «Una notizia terribile. Ho conosciuto Marko perché andava all'asilo in Conca con mio figlio Nicola che ha la stessa età – racconta Bellossi - Veniva spesso a giocare a casa nostra. Poi a 8 anni si è iscritto al calcio, nei pulcini, e così sono diventato anche il suo allenatore. Amava il calcio, faceva il portiere, ma amava soprattutto la vita. Giocava per divertirsi non certo per diventare famoso e, infatti, a 14 anni, dopo il primo anno trascorso nella squadra Allievi, ha lasciato. Era allegro, positivo, andava d'accordo con tutti, combinava anche delle marachelle, ma era impossibile arrabbiarsi con lui e sgridarlo. Bastava guardarlo in quegli occhi da furbetto e ti tornava il sorriso». Marko ha trascorso tutta l'infanzia con Nicola Bellossi. «Erano molto legati – dice il papà - mio figlio non è riuscito a trattenere le lacrime». Il suo affetto per Marko l'ha scritto però in un post su Facebook: «Era il 10 marzo di quattro anni fa. Penso sia stato un giorno che non dimenticherò mai. Vivevamo ogni momento, ci godevamo ogni secondo della nostra vita. Eravamo ancora inconsapevoli di cos'è veramente la vita, di quanta sofferenza porta. Undici anni sempre insieme poi le nostre strade si sono un po' divise, ma comunque le tue storie in compagnia venivano sempre narrate tra le risate e orgoglio perché per noi sei e rimarrai sempre un fratello. Ci manchi tantissimo». «Mi chiedo perché il destino abbia scelto te – ha scritto un'amica sui social –. Mi ricorderò ogni momento passato insieme, ogni abbraccio, ogni bacio. Ti porterò sempre dentro di me, sarai sempre qua a proteggermi». Marko continuava a trovarsi al parco Chilesotti, in Conca, con gli amici della sua compagnia, quegli stessi amici con i quali aveva da poco festeggiato la maggiore età. Era contento perché sapeva che una volta terminata la scuola c'era già un lavoro da elettricista che lo attendeva. Era studente del Cfp “San Gaetano” di Thiene. Il dirigente scolastico, Renzo Dal Maso, e tutti gli insegnanti sono ancora increduli ed esprimono solidarietà alla famiglia Stevic.

Silvia Dal Maso

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