<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Alto Vicentino

«Gare clandestine»
Fermato gruppo
di giovani centauri

Un frame di uno dei tanti video pubblicati sui social
Un frame di uno dei tanti video pubblicati sui social
Le scorribande dei Northern Goats

THIENE. Il Nucleo operativo della polizia locale Nordest vicentino ha denunciato un gruppo di giovani dai 21 ai 24 anni, residenti nei comuni di Thiene, Schio e contermini, per il reato di "gare clandestine" in concorso.

 

Si tratta di un gruppo di motociclisti che correvano lungo le strade pubbliche di vari Comuni del vicentino, sfidandosi e gareggiando tra loro in rocambolesche e pericolosissime esibizioni di free-style, impennando le moto, e circolando ad alta velocità in mezzo al traffico e addirittura contromano. "Bravate" che venivano immortalate e postate poi online e sui social, dove ottenevano numerosi clic (IL VIDEO).

 

In rete erano noti come "Northern Goats" (letteralmente "capre nordiche"), pseudonimo con cui avevano aperto un cliccatissimo canale You Tube in cui pubblicavano i video delle loro imprese spericolate oltre ad un profilo Instagram con oltre 12mila followers e un gruppo Facebook seguito da più di 2.000 persone.  I video, prima della pubblicazione, venivano opportunamente manipolati mascherando le targhe dei veicoli.

 

In seguito a numerose segnalazioni, iniziate lo scorso aprile, gli agenti del nucleo operativo della polizia locale Nordest vicentino, grazie ad una capillare attività di indagine, sono riusciti ad individuare i nominativi dei partecipanti a questo gruppo. Come detto, si tratta di giovani tra i 21 e i 24 anni, tutti lavoratori e incensurati, residenti a Thiene, Schio e nei comuni limitrofi. Ieri sono scattate le perquisizioni, nel corso delle quali sono state trovate e sequestrate numerose "Action-cam", utilizzate dai componenti del gruppo per registrare i video delle loro scorrazzate, i personal computer utilizzati per montare i video prima di postarli sui social e degli hard-disk.

 

Fin dalle prime fasi delle perquisizioni i giovani e le loro famiglie hanno fornito agli agenti la massima collaborazione, assicurando che non si sarebbero mai cimentati in tali esibizioni, se non in luoghi idonei, ossia circuiti o piste private.

 

Suggerimenti