Si allarga l’indagine sui “Northern Goats”, dopo la denuncia di cinque motociclisti per aver organizzato gare clandestine sulle strade dell'Alto Vicentino. Oltre a loro - si tratta di centauri thienesi e scledensi di età compresa tra i 21 e i 24 anni segnalati alla Procura - dagli accertamenti è emerso che a comporre il gruppo ci sarebbe stata almeno un’altra decina di persone. La polizia locale del Consorzio Nordest Vicentino, infatti, sta effettuando controlli su questi altri coetanei dei denunciati: per gli agenti nelle “Capre Nordiche” non “militavano” solo i piloti di moto da enduro e motard che su sterrato e asfalto si sarebbero sfidati tra impennate e gare a velocità non consentite dai limiti. C'era anche chi si occupava delle riprese seguendo in auto gli acrobati, chi era addetto al montaggio dei filmati e chi, infine, gestiva il caricamento dei video su Youtube per poi pubblicizzarli tramite i social network. Insomma, un vero e proprio team in cui ciascun giovane aveva un preciso compito da svolgere, un'organizzazione la cui efficienza stava portando i primi frutti in termini di visibilità in rete: in meno di due anni le loro “penne” - il nomignolo con cui amavano chiamare le impennate - hanno attirato oltre 2.300 like sulla pagina Facebook del gruppo e quasi 10 mila iscritti al canale Youtube che ora sfiora le 413 mila visualizzazioni. Un successo tale da spingerli, come testimoniato da un post, a realizzare addirittura del merchandise con il proprio logo: i “Northern Goats”, infatti, erano intenzionati ad aprire uno shop online con il quale vendere le loro maglie e felpe.
A rovinare i piani dei giovani ora c'è la denuncia alla Procura per il reato di organizzazione di competizioni non autorizzate in velocità con veicoli a motore e partecipazione alle gare. Nel caso ciò venisse provato tale articolo del codice della strada prevede che chiunque organizzi, promuova, diriga o comunque agevoli una competizione sportiva in velocità con veicoli a motore senza esserne autorizzato è punito con la reclusione da uno a tre anni e con una multa il cui importo varia da 25 mila a 100 mila.
La stessa pena si applica a chiunque prenda parte alla competizione non autorizzata. Le indagini della polizia locale sono iniziate lo scorso aprile a seguito delle molte segnalazioni giunte in comando: come testimoniano foto e video, infatti, i motociclisti non solo sfioravano i 120 chilometri orari su strade di montagna e provinciali, ma impennavano addirittura per le vie del centro di città e paesi come Thiene o Dueville.