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Furti, rapine e spaccate
Sessanta colpi in 4 mesi

L’assalto al bancomat della Banca popolare di Vicenza. STUDIOSTELLA
L’assalto al bancomat della Banca popolare di Vicenza. STUDIOSTELLA
L’assalto al bancomat della Banca popolare di Vicenza. STUDIOSTELLA
L’assalto al bancomat della Banca popolare di Vicenza. STUDIOSTELLA

Furti in abitazione, in negozio, persino nel piazzale dell'ufficio postale (siamo a Zanè), per portare via pochi litri di benzina dagli scooter dei portalettere.

Rapine a mano armata in pieno giorno e in pieno centro, assalti in banca con il gas o addirittura con una bisarca (filiale Banca Alto Vicentino di Marano) e irruzioni a volto coperto nelle sale giochi di periferia. Ma anche, in aperta campagna, una sparatoria che si trasforma in tragedia lasciando a terra senza vita, in via Liguria a Zanè, il sinti Davide Kari, vittima di una faida tra la sua famiglia e quella degli Helt.

Un’estate di passione, dal punto di vista della criminalità, quella che si è archiviata nell’Alto Vicentino. Da giugno a settembre e solo per i dati in nostro possesso, sempre inferiori ai casi reali che non vengono denunciati alle forze dell’ordine, il periodo estivo si chiude con oltre sessanta episodi, dai furti alle rapine, registrati nell'area che va da Thiene a Marano a Sarcedo a Zanè, passando per Caldogno e Dueville.

Più di quaranta i furti o tentati furti registrati negli ultimi mesi, con vere e proprie ondate predatorie abbattutesi in particolare a Caldogno, Marano e Zanè.

Nella zona calidonense, dopo i raid in saloni di bellezza, gelaterie, bar, pizzerie compiuti a metà giugno, con almeno cinque casi emersi solo nella zona di Rettorgole, alla fine di luglio l'assalto era scattato alla sede della Banca popolare di Vicenza in via Risorgimento. Il bancomat era stato fatto saltare con una miscela esplosiva risvegliando, con un boato, decine di famiglie del posto: i malviventi, in quel caso, se n'erano dovuti andare a mani vuote.

Sempre a Caldogno è da segnalare la rapina messa a segno il 19 agosto nella villa in via Zanella dell'assicuratore Louis Fabiano Savio. In cinque avevano svaligiato la casa tentando anche di aggredire il figlio 19 enne, che alle 9.30 si trovava in casa. Fuggiti in auto, avevano fatto perdere le loro tracce.

A chiudere un'estate movimentata, il 24 agosto nelle vie del centro di Caldogno, tra piazza Europa, via Risorgimento, via Marconi e via Pagello, c’erano stati altri sei o sette furti, tra abitazioni, una lavanderia e una pasticceria. Non è andata meglio a Dueville dove durante il ponte di Ferragosto abitazioni e negozi, tra cui un panificio, una pizzeria e un'agenzia immobiliare, nella centralissima via IV Novembre, erano stati presi di mira da un ladro solitario.

Scene simili a Marano dove, sempre alla fine di agosto, si erano contati almeno dieci colpi in esercizi commerciali (come la gelateria “Baloo”) e in abitazioni. «I paesi e le città, Thiene in questo caso, non sono più quelle di una volta - commenta Maria Antonietta Dall'Igna - Ormai abbiamo paura persino ad uscire di casa alla sera, con tutto quello che succede».

«Ci vorrebbero più telecamere, più controlli, soprattutto di sera, quando in giro si vedono persone poco raccomandabili», le fa eco Giovanni Fiorese. Tra le voci raccolte a Thiene anche quella della titolare della gioielleria “Stella” in corso Garibaldi, svaligiata a luglio da ladri ancora senza nome: «Purtroppo le persone oggi sono disposte a fare di tutto anche per un bottino misero - osserva Laura De Amici - Essere in centro ci protegge ancora in qualche modo, come nel nostro caso, non basta. Tra commercianti ipotizziamo l'utilizzo di vigilantes privati».

«Gravi episodi del genere - spiega Katia Hotton - ci sono sempre stati, purtroppo. Ma segnalo anche molti furti di biciclette». Francesca Ballico e Dino Pasin, moglie e marito, aggiungono: «I reati ci sono ma, rispetto ad altre zone dell’Alto Vicentino, Thiene ci sembra più tranquilla».

Giulia Armeni

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