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Ex consorzio venduto alla quinta asta

Quello che resta dopo la demolizione dell’ex Consorzio Agrario, ora venduto all’asta. ARCHIVIO
Quello che resta dopo la demolizione dell’ex Consorzio Agrario, ora venduto all’asta. ARCHIVIO
Quello che resta dopo la demolizione dell’ex Consorzio Agrario, ora venduto all’asta. ARCHIVIO
Quello che resta dopo la demolizione dell’ex Consorzio Agrario, ora venduto all’asta. ARCHIVIO

Ci sono voluti 15 anni e uno “sconto” di un milione di euro, ma alla fine il Tribunale di Vicenza è riuscito a vendere l’ex Consorzio Agrario di Thiene. L’area, di 6.244 metri quadri, posizionata lungo via Vittorio Veneto, pignorata nel 2002 a seguito del fallimento dell’immobiliare Silva di Verona, è stata aggiudicata ad un privato lo scorso venerdì per 375.360 euro.

Un vero affare per l’acquirente, considerato che nel 2009 il lotto era stato messo in vendita a un milione 360 mila euro, poi sceso a 977.500 nel 2014, a 782 e 625 mila euro nel maggio e settembre 2015, e infine a 500.480 il 13 gennaio, con offerta minima di 375.360.

Secondo Anvipes, l’associazione notarile vicentina che si occupa delle procedure esecutive, l’iter di assegnazione del lotto ai nuovi proprietari potrà ritenersi concluso non prima di 10 mesi, per cui la città dovrà aspettare come minimo il 2018 per vedere le ruspe al lavoro. In ogni caso, con l’aggiudicazione dell’asta, inizia di fatto una nuova era per questa vasta e strategica area di Thiene, deserta dal 1996, dove in un futuro non troppo lontano sorgeranno delle strutture commerciali che dovranno armonizzarsi con il piano di riqualificazione del vicino ex scalo merci previsto dal Comune.

Le due aree sono collegate, tanto che cinque anni fa la precedente amministrazione aveva progettato un piano urbanistico denominato “Nuovo centro di mobilità”, un intervento misto di piano pubblico, con la creazione nell’ex scalo merci di un parcheggio a tre piani e la nuova stazione Ftv, e di iniziativa privata nella parte dell’ex Consorzio agrario con la realizzazione di un discount di mille metri. In questi anni i privati non sono mai riusciti a concretizzare l’acquisto del proprio comparto, impedendo così al piano di recupero di prendere il via. Lo scorso novembre, infine, la giunta Casarotto ha deciso di annullare il piano urbanistico, viste le mutate condizioni economiche, dicendo addio al multiparking e alla nuova stazione delle corriere e concentrandosi esclusivamente sulla riqualificazione della propria parte.

Ora che l’ex Consorzio è stato venduto, si renderà necessario un incontro fra pubblico e privato, perché la rinascita di questa zona sia ordinata e armonica. «Non posso che essere soddisfatto del buon esito dell’asta - afferma il sindaco Gianni Casarotto - e intendo incontrare i nuovi proprietari appena possibile, per pianificare assieme la riqualificazione di tutta l’area. Noi abbiamo già le idee chiare sugli interventi da fare: vogliamo sistemare l’attuale parcheggio sterrato a servizio della stazione e creare un “golfo” per gli autobus che collegherà il servizio delle corriere con quello di Trenitalia. È nostra volontà anche realizzare una pista ciclabile lungo la ferrovia, in modo da garantire agli studenti dei Cappuccini un collegamento sicuro con le scuole medie Bassani e il centro città. E poi vorremmo recuperare l’ex edificio di carico e scarico ferroviario, dove in futuro potrebbero trovare spazio dei piccoli negozi sul modello di Schio. Quanto alla realizzazione di una rotatoria al posto dell’incrocio, è necessario approfondire meglio per non ritrovarsi con problemi viabilistici lungo la statale 349».

Alessandra Dall’Igna

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