Thiene, assieme al suo illustre aviatore Arturo Ferrarin, è l'unica città della provincia di Vicenza, e una delle sette in tutto la regione, scelta per raccontare gli eroi del Veneto attraverso opere di street art, ovvero l’arte di strada.
Un onore che da qualche giorno è ben visibile in piazzale Divisione Aqui, dove il 35enne Giuliano Meneghello, in arte Sparki, ha realizzato un murales dedicato alla medaglia d'oro al valor aeronautico e alla prima trasvolata Roma-Tokyo del 1920. Un'opera d'arte che non solo rende omaggio a un personaggio illustre per l'Italia intera, ma che valorizza anche un angolo del centro storico thienese, permettendo ai passanti di godere di una bella vista e di riflettere sulla storia locale.
IL PROGETTO PAX TIBI. A monte della realizzazione del murales c'è la candidatura di Thiene a “Pax tibi - Pace a te”, progetto culturale promosso dal Comitato 1866 di Bassano e patrocinato dalla Regione. L'obiettivo è di celebrare sette illustri personaggi veneti attraverso opere di street art dislocate in altrettante città, in occasione del 150° anniversario dell'annessione del Veneto all'Italia. «L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco Gianni Casarotto – ha aderito ben volentieri al progetto perché vuole raccontare la nostra storia con un linguaggio contemporaneo. Non potevamo che scegliere come protagonista del murales di piazzale Divisione Aqui il nostro celebre concittadino Arturo Ferrarin, che assieme al motorista Gino Capannini compì la prima trasvolata Roma-Tokio tra il 14 febbraio e il 31 maggio 1920».
L'ARTISTA. A dare forma e colore al famoso aviatore thienese è stato Giuliano Meneghello, artista locale riconosciuto a livello internazionale nel campo della street art. «Il Comitato 1866, che conosceva già il mio lavoro, mi ha contattato proponendomi di realizzare un murales su Arturo Ferrarin a Thiene - spiega Meneghello - e avendo già collaborato in passato con l’Amministrazione comunale ho accettato senza esitazione. Quella di Ferrarin è una figura che mi ha colpito per il suo entusiasmo e le sua sete d'avventura, aspetti che ho tentato di restituire partendo dalla figura di un bambino racchiuso in una luna, o nel sol levante, che tiene in mano un aeroplanino. Immagine che si inserisce in un vortice dalle tinte oniriche viola e arancio, da cui emergono il volto e il velivolo di Ferrarin, accanto ai quali si trova un omaggio al mondo giapponese che lo ha accolto al termine della trasvolata. Il particolare del passero sulla sua spalla rimanda alla nostalgia di casa, mentre il drago vuole simboleggiare l'avventura ma anche la paura dell'ignoto».
GLI EROI DEL VENETO. Oltre all'aviatore Arturo Ferrarin, la galleria degli eroi veneti comprende l'architetto padovano Andrea Palladio, lo scienziato pisano Galileo Galilei, che nel 1609 realizzò e presentò a Venezia il primo cannocchiale della storia; lo scultore e pittore trevigiano Antonio Canova; il cembalaro padovano Bartolomeo Cristofori, considerato l'inventore del “fortepiano”, principale precursore del pianoforte; l'esploratore veneziano Marco Polo e il navigatore e geografo vicentino Antonio Pigafetta.