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Edicola e negozio chiusi all’ospedale
«È una vergogna»

L’atrio dell’ospedale unico di Santorso con, a destra, l’edicola desolatamente vuota. STUDIOSTELLA-CISCATOL’atrio dell’ospedale unico di Santorso con l’edicola vuota. FOTO STELLA
L’atrio dell’ospedale unico di Santorso con, a destra, l’edicola desolatamente vuota. STUDIOSTELLA-CISCATOL’atrio dell’ospedale unico di Santorso con l’edicola vuota. FOTO STELLA
L’atrio dell’ospedale unico di Santorso con, a destra, l’edicola desolatamente vuota. STUDIOSTELLA-CISCATOL’atrio dell’ospedale unico di Santorso con l’edicola vuota. FOTO STELLA
L’atrio dell’ospedale unico di Santorso con, a destra, l’edicola desolatamente vuota. STUDIOSTELLA-CISCATOL’atrio dell’ospedale unico di Santorso con l’edicola vuota. FOTO STELLA

Comprare un giornale per tenersi aggiornati o un cruciverba per passare le lunghe ore di degenza, ma anche acquistare un pacchetto di fazzoletti, un tubetto di dentifricio, oppure una scatola di salviette umidificate.

Una cosa che può sembrare una banalità ma che, invece, diventa un'impresa davvero impossibile all'ospedale Alto Vicentino di Santorso, dove dalla scorsa estate, dunque circa sette mesi, è chiusa l'edicola interna con disagi segnalati da più parti. Un servizio più che mai indispensabile per una struttura frequentata quotidianamente da migliaia di persone, e che, contrariamente agli ex nosocomi di Thiene e Schio, si trova distante chilometri da servizi extra ospedalieri con questo tipo di articoli in vendita.

Una situazione paradossale, su cui ha deciso di far luce Roberto Frau, consigliere comunale del “Centro Destra Thiene”, che sulla questione ha presentato un'interrogazione per evidenziare il problema e chiedere che venga al più presto risolto.

LA DENUNCIA. «Sono mesi che l'edicola dell'ospedale di Santorso è chiusa e nessun servizio alternativo è reso disponibile per i degenti - spiega il consigliere Frau - Ritengo scandaloso e inaccettabile che questo nuovo e tanto decantato ospedale sia privo di tale servizio e soprattutto che nessuno stia facendo qualcosa per trovare una soluzione. La degenza è sempre un momento non facile per i pazienti, i quali tuttavia possono cercare di alleggerire questo periodo di ricovero intrattenendosi nella lettura di quotidiani e riviste. Ma a Santorso questo diritto viene negato da più di sei mesi e sembra che le cose non miglioreranno in tempi brevi. Inoltre, bisogna anche considerare il fatto che l'edicola funge spesso da negozio, in cui trovare anche quei prodotti di prima necessità che potrebbero tornare utili ai pazienti, come i fazzoletti, il dentifricio, il sapone. Ma ora come ora è impossibile trovare anche quelli». Insomma, la chiusura dell'edicola per così tanti mesi, stando al consigliere di “Centro Destra Thiene” sta creando non poche difficoltà a pazienti e visitatori, tanto da spingere Frau a formulare una protesta ufficiale chiedendo di discuterne in Consiglio comunale.

L’ULSS. «Con questa mia interrogazione voglio tentare di smuovere le acque - continua Roberto Frau - e pertanto chiedo al primo cittadino Gianni Casarotto non solo di dirmi da chi dipende tale decisione e quali sono le motivazioni che hanno spinto alla chiusura dell'edicola, ma di farsi parte diligente e forte in Conferenza dei sindaci affinché venga ripristinato il servizio quanto prima, senza porre ulteriori indugi verso le parti responsabili, Ulss o privati che siano». In merito a questa situazione, l'azienda sanitaria ha fatto saper che l'edicola è uno dei servizi commerciali affidati alla gestione del concessionario dell'ospedale, ovvero “Summano Sanità Spa” e che l'Ulss «consapevole dell'importanza di questo servizio a favore dei frequentatori dell'ospedale, tramite ufficio tecnico ha già sollecitato il concessionario, a cui solo spetta la stipula dei contratti commerciali, a risolvere la questione». Sembra che il concessionario abbia già informato la direzione su una trattativa in corso con un altro gestore interessato, ma al momento l'edicola rimane desolatamente vuota.

Alessandra Dall’Igna

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