<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Dopo 85 anni scoperto l’ideatore della fontana

Attribuiti a Buzzi i disegni della fontana di piazza Scalcerle.  CISCATO
Attribuiti a Buzzi i disegni della fontana di piazza Scalcerle. CISCATO
Attribuiti a Buzzi i disegni della fontana di piazza Scalcerle.  CISCATO
Attribuiti a Buzzi i disegni della fontana di piazza Scalcerle. CISCATO

A distanza di oltre 80 anni dalla sua collocazione in piazza Scalcerle, la città di Thiene si scopre proprietaria della prestigiosa fontana disegnata dal “principe degli architetti”, come è stato soprannominato, Tomaso Buzzi. La rivelazione è opera dell'architetto torinese, nonché storico delle arti applicate, Davide Alaimo il quale, ospite di alcuni amici thienesi, ha riconosciuto nella fontana di piazza Scalcerle quella progettata da Buzzi ed esposta alla Triennale di Monza del 1930: si tratta di una grande vasca realizzata dalla “Società anonima marmisti” di Vicenza, circondata da una balaustra ornata da panoplie e trofei marini, vasi e pesci stilizzati secondo un elegante stile neoclassico rivisitato in chiave decò. A presentare alla città quest’ incredibile scoperta sarà lo stesso Alaimo che venerdì prossimo, alle 20 allo spazio espositivo di “Fenster Laboratori” di via del Parco, nell'ambito dell'inaugurazione della mostra “Demiurgo”, parlerà dei risultati delle sue ricerche assieme a Marco Solari, “erede” di Buzzi. «Alcuni anni fa Davide Alaimo era a Thiene ospite di amici e in quei giorni ha avuto l’occasione di visitare la mostra Tomaso Buzzi alla Venini, sull’ isola di San Giorgio a Venezia - spiegano Monica Pirani di Dadaprojects e Belinda Guerriero di “Fenster Laboratori”, promotrici della mostra “Demiurgo” -. Probabilmente è stata questa fortunata combinazione che gli ha permesso di collegare la fontana di Monza con quella di Thiene». La scoperta ha poi innescato una serie di studi e approfondimenti che hanno portato l'architetto Alaimo a visitare la Scarzuola, la città ideale di Buzzi, dove sotto la cura di Marco Solari sono conservati i documenti riguardanti l’attività professionale dell’architetto. Non solo. Alaimo nei mesi scorsi ha effettuato alcune ricerche anche nel territorio, come aveva raccontato lui stesso in una lettera al Direttore pubblicata dal nostro Giornale: «Mi sono lanciato nella lettura dei vecchi numeri della Gazzetta, all’epoca Vedetta Fascista, microfilmati alla Bertoliana, ma non sono riuscito a trovare nulla a causa del poco tempo. Ho poi avuto la disponibilità della dottoressa Rudella dell’archivio comunale di Thiene e della dottoressa Sartore della biblioteca, che contagiate dalla mia curiosità si sono rese disponibili nel cercare la documentazione che permetterebbe di conoscere la storia di questo importante monumento». Una ricerca lunga e impegnativa che ha portato a questa sorprendente scoperta. «I risultati di queste ricerche - concludono Pirani e Guerriero - sono lo spunto per approfondimenti, oltre che su un pezzetto particolarmente significativo di storia vicentina e thienese (come nasce l’idea di una fontana in pietra di Vicenza per la Triennale? Come è arrivata a Thiene? Chi ne è stato il promotore?) anche sul tema delle arti applicate e sull’artigianato artistico veneto, dell’epoca e contemporaneo. La fontana di Thiene, dopo oltre ottant’anni di silenzio ha molto da raccontare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

Suggerimenti