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Depressione, ansia
e attacchi di panico
Tremila casi in cura

La sede del Centro di salute mentale al poliambulatorio sanitario dell’ex “Boldrini”. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede del Centro di salute mentale al poliambulatorio sanitario dell’ex “Boldrini”. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede del Centro di salute mentale al poliambulatorio sanitario dell’ex “Boldrini”. STUDIOSTELLA-CISCATO
La sede del Centro di salute mentale al poliambulatorio sanitario dell’ex “Boldrini”. STUDIOSTELLA-CISCATO

Disturbi d'ansia, depressione, attacchi di panico, anoressia, bulimia, demenze: nel territorio dell'Alto Vicentino sono circa tremila le persone affette da disturbi mentali in cura al dipartimento di salute mentale dell'Ulss 4, cioè venti ogni mille abitanti. Di queste, sei su dieci sono donne in quanto generalmente sottoposte di più a eventi stressanti e predisposte a sviluppare determinati disturbi alimentari e depressivi.

Un dato significativo, anche se parziale dato che si riferisce solo agli adulti trattati direttamente dal dipartimento e non include dunque quelli che vengono seguiti dal medico di base, che accende i riflettori su una problematica ancora oggi offuscata da pregiudizi e paure. «La salute mentale è un aspetto centrale nella vita delle persone», spiega il dott. Mario De Bendetti, direttore del dipartimento dell'Ulss 4 che ha aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione in occasione della settimana dedicata alla salute mentale, distribuendo e affiggendo materiale informativo nelle proprie strutture.

«Basti pensare che nel corso della propria vita - aggiunge - una persona ogni quattro presenta problemi importanti di salute mentale. A livello locale, nel corso del 2015 abbiamo trattato circa tremila pazienti, di cui il 60 per cento donne, consumatrici maggiori di psicofarmaci. Nell'adolescenza la frequenza dei disturbi d'ansia e depressivi è maggiore nelle ragazze; anoressia e bulimia nelle femmine sono pari ad oltre il 90 per cento del totale. Nella fascia d'età che va dai 15 ai 44 anni, le donne soffrono di depressione più frequentemente e in modo più continuativo degli uomini, mentre nella vecchiaia le donne sono significativamente più colpite da demenze rispetto ai maschi. È necessario diffondere una cultura della promozione della salute mentale, favorire l'accesso alle cure e superare i pregiudizi».

Donne e uomini alle prese con problemi più o meno gravi di salute mentale possono rivolgersi ai due centri di Thiene e Schio, nei rispettivi ex ospedali. Per accedervi è richiesta l'impegnativa del medico curante che definisce il livello di priorità, ma è possibile rivolgersi telefonicamente o di persona al personale del centro per esporre il proprio problema e avere indicazioni per formulare la richiesta. Ad affiancare l'Ulss 4 ci sono diverse associazioni e gruppi di auto-mutuo-aiuto e di self-help come ad esempio le Onlus “Ri... trovarsi”, “Psiche 2000” e “Aitsam”.

«Il cittadino deve essere il primo attore dei processi sanitari che lo riguardano - conclude De Benedetti - Le iniziative promosse nella settimana della salute mentale offrono uno stimolo per sostenere autonomia, competenza e responsabilità».

Alessandra Dall’Igna

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