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Dagli evasori i fondi per gli anziani

Grazie alla collaborazione con Guardia di finanza e Agenzia delle entrate arrivati  30 mila euro in Comune
Grazie alla collaborazione con Guardia di finanza e Agenzia delle entrate arrivati 30 mila euro in Comune
Grazie alla collaborazione con Guardia di finanza e Agenzia delle entrate arrivati  30 mila euro in Comune
Grazie alla collaborazione con Guardia di finanza e Agenzia delle entrate arrivati 30 mila euro in Comune

I cittadini evasori aiutano il Comune di Thiene a pagare le rette degli anziani in casa di riposo. L’amministrazione Casarotto ha deciso di destinare il contributo di quasi 30 mila euro che il Ministero dell’interno le ha appena erogato per il suo sostegno al Governo nella lotta all’evasione, all’implementazione del fondo sociale rivolto alle persone non autosufficienti ospitate nelle strutture residenziali. Un fondo che per il 2016 ha un valore record di 143 mila euro, determinato anche dall’ingresso nelle case di riposo di tre nuovi anziani che portano a 25 il numero di cittadini a cui il Comune integra la retta. Una cifra rilevante, che ha spiazzato l’ente. Il Comune a inizio anno aveva infatti messo a bilancio 90 mila euro. Da qui la necessità di reperirne altre 53 mila per coprire il costo totale.

RISORSE DALL’EVASIONE. Una mano in tal senso arriva dal Governo che ha versato nelle casse comunali 28.849 euro, ovvero il contributo spettante a Thiene per la sua partecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributiva per il 2015. «Da diversi anni il Comune ha un accordo con la guardia di finanza e l’agenzia delle entrate per garantire l’osservanza delle leggi fiscali» spiega Alberto Samperi, assessore al bilancio. «La collaborazione quest’anno si è rivelata molto proficua: in provincia siamo il secondo Comune, dopo Vicenza, per somma riscossa. L’anno scorso avevamo ottenuto un rimborso di 500 euro. Quest’anno la cifra è considerevole, tutta relativa a tasse statali evase quali Irpef e imposta di registro o catastale. Un risultato ottenuto grazie all’impegno dell’ufficio, che non solo fornisce informazioni su richiesta alla guardia di finanza o all’agenzia delle entrate, ma effettua segnalazioni qualificate su compravendite, permessi, affitti o autorizzazioni poco trasparenti. Questi soldi saranno ora destinati al fondo sociale per l’assistenza economica agli anziani in casa di riposo che quest’anno è aumentato in maniera preoccupante».

AIUTI PER LE RETTE. In questi anni il trend di spesa si è assestato attorno ai 90 mila euro, mentre nel 2016 è salito a 143 mila, con un aumento di quasi il 60 per cento che ha reso necessaria un’urgente iniezioni di soldi per fronteggiare le crescenti difficoltà dei cittadini non autosufficienti. «Le spiegazioni sono molteplici» chiarisce il sindaco Gianni Casarotto. «Al di là dell’ingresso nelle case di risposo di tre nuovi cittadini, va considerato che l’allungamento dell’età delle persone non sempre coincide con un buona qualità della vita o con una pensione adeguata a coprire le spese di permanenza in una struttura residenziale. Ecco che sempre più anziani con un’età avanzata, una situazione economica fragile e una famiglia alle spalle, se c’è, che non è in grado di partecipare al pagamento della retta, si rivolgono al Comune per ricevere sostegno».

Alessandra Dall’Igna

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