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«Così preparo i mondiali della nazionale amputati»

La nazionale italiana amputati assistita dal fisioterapista Nichele è pronta per i mondiali di calcio in Messico
La nazionale italiana amputati assistita dal fisioterapista Nichele è pronta per i mondiali di calcio in Messico
La nazionale italiana amputati assistita dal fisioterapista Nichele è pronta per i mondiali di calcio in Messico
La nazionale italiana amputati assistita dal fisioterapista Nichele è pronta per i mondiali di calcio in Messico

Alessandra Dall’Igna La loro più grande passione è il calcio, com'è normale per dei giovani cresciuti in Italia, e il fatto di dover inseguire il pallone sul campo armati di stampelle non li ha affatto scoraggiati. Anzi, è proprio quello che, assieme ad un'immensa forza di volontà e a un incredibile coraggio, li ha trasformati nella nazionale italiana calcio amputati ovvero i nostri azzurri ai mondiali di quest’anno in Messico. Una formazione in cui milita dal 2012 anche Emanuele Padoan di Longare, che può essere definito il giocatore più forte della nazionale. Uno spirito sportivo, quello messo in campo dai calciatori, che ha colpito anche il fisioterapista Corrado Nichele, 44 anni di Zanè, titolare dei centri riabilitativi Kinesis di Thiene e Asiago. Entrato casualmente in contatto con la nazionale due anni fa, si è talmente appassionato all'avventura sportiva di questi 24 atleti che ha deciso di seguirli come preparatore fisico, diventando poi il responsabile del servizio fisioterapico e di prevenzione degli azzurri, ruolo che ricopre a titolo gratuito. Non solo. Nichele ha dotato gli atleti di tutti gli attrezzi indispensabili per la preparazione a casa, realizzando video in cui illustra loro la corretta esecuzione dei diversi esercizi. Ora la sfida che vuole lanciare al territorio vicentino è quella di aiutare economicamente questi azzurri che, giocando solo per passione e senza stipendio, devono pagarsi costose trasferte. «Un paio d'anni fa sono stato chiamato dal Comune di Asiago perché aveva bisogno di un fisioterapista che potesse assistere la nazionale di calcio amputati durante il ritiro in città - spiega Corrado Nichele - Quando li ho incontrati sono rimasto positivamente colpito perché sono atleti preparatissimi e in grado di compiere prestazioni agonistiche incredibili, nonché ragazzi fonte d'ispirazione per quei giovani che vivono una situazione di disabilità. Non ci ho pensato due volte e ho dato subito la mia disponibilità a seguirli durante le partite e i ritiri: all'inizio ammetto che è stato difficile perché la squadra era sprovvista di tutti quegli attrezzi che servono ai giocatori per svolgere a casa l'automassaggio e gli esercizi di prevenzione. I primi li ho acquistati personalmente, poi ho coinvolto alcuni sponsor in modo da poter dotare i ragazzi di tutta l'attrezzatura necessaria così che possano allenarsi anche a casa nei 20 giorni che trascorrono tra una partita e l'altra. Per ogni esercizio poi ho creato un video ad hoc, così sanno esattamente come eseguire l'allenamento, mentre una rete di fisioterapisti e osteopati volontari che ho formato personalmente mi danno una mano a seguire la nazionale quando sono impegnato». Lo step successivo ora è quello di allargare il cerchio degli sponsor perché agli azzurri serve un sostegno economico. «La spesa più consistente per i giocatori è quella relativa alle trasferte - conclude Corrado Nichele - Per questo motivo siamo alla ricerca di imprenditori che abbiano la sensibilità e il coraggio di investire in questa grande squadra che rappresenterà l'Italia ai prossimi mondiali di calcio in autunno in Messico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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