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Chiude Nazka
Negozio storico
che fece tendenza

L’ingresso del negozio con gli scaffali ormai sguarniti: si riempiranno per la liquidazione. FOTO STELLA CISCATO
L’ingresso del negozio con gli scaffali ormai sguarniti: si riempiranno per la liquidazione. FOTO STELLA CISCATO
L’ingresso del negozio con gli scaffali ormai sguarniti: si riempiranno per la liquidazione. FOTO STELLA CISCATO
L’ingresso del negozio con gli scaffali ormai sguarniti: si riempiranno per la liquidazione. FOTO STELLA CISCATO

È proprio vero: con l’autunno calerà il sipario su Nazka, una colonna della storia commerciale di Thiene. La conferma arriva da Rino Filippin, nominato amministratore di sostegno quattro anni fa quando l’ex moglie, Maria Grazia Contro, è stata colta da un malore che l’ha minata nella mente e nel fisico.

«Nazka è stato per decenni una creatura di Grazia - spiega Filippin - con la sua malattia siamo arrivati alla fine della partita. Io e mia figlia Christia abbiamo provato a portarla ai supplementari, ma ora siamo ai calci di rigore». Un’allegoria per dire che la storia di questo negozio, da sempre orgoglio di Thiene, è arrivata al capolinea, ma per lasciare anche spazio ad un eventuale colpo di coda, nel caso qualcuno si facesse avanti per proporre una continuità che non è così scontata.

Nato nella primavera del 1974 in via Zanella, Nazka era “fratello” di un analogo negozio a Marostica e uno a Bibione Pineta. «Siamo approdati alla città del commercio - racconta Filippin - dopo aver cercato di capire perché il mercoledì facevamo un gran numero si scontrini da Thiene. Il mercoledì era turno di chiusura ed evidentemente noi offrivamo qualcosa che qui non c’era».

Nazka è stato da subito un negozio d’avanguardia, che ha cercato di interpretare e per certi versi anticipare i desideri dei giovani in una stagione di grandi cambiamenti proponendo marchi come Polo Ralph Lauren, Stone Island, Wollrice, Napapijri, Max Mara. All’inizio degli anni ’80 si è trasferito nell’area ex Luna e, qualche tempo dopo, ha acquisito i locali all’angolo fra corso Garibaldi e via Roma. «Fu Liano Saugo, in punto di morte - rivela Filippin - a disporre che i locali (315 metri quadrati con una decina di vetrine) fossero venduti a noi».

Nazka è stato il simbolo di un benessere che Thiene indossava con orgoglio. E ha sempre continuato a proporre marchi che ormai si trovano solo nelle città. «I fornitori sono diventati molto selettivi - conferma Filippin - ma Nazka è sempre stato qualcosa di diverso. Ci tenevano a far continuare la sua storia».

Se su questo rimane possibilista, Filippin è categorico nel dire che per la sua famiglia è la fine di un ciclo. Finiti i saldi, il negozio chiuderà per qualche giorno per riaprire in occasione della festa del buon rientro, quando inizierà la liquidazione finale.

Quanto al futuro: «Oggi si ripresenta un momento di cambiamento, come all’inizio degli anni Settanta. Allora non c’era Amazon, è vero, ma il commercio ci sarà sempre. Si tratta di rivederlo, capire che sta attraversando un momento di grande cambiamento e avere l’intuizione giusta. Spero che qui possa continuare un’attività simile alla nostra o al massimo arrivare un ristorante. Ho avuto richieste da assicurazioni e banche, ma le ho rifiutate, per rispetto a Thiene».

Marialuisa Duso

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