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Thiene

Chiesa profanata
da scritte sacrileghe
«Gesto grave»

Uno dei simboli utilizzati dai vandali in chiesa
Uno dei simboli utilizzati dai vandali in chiesa
Uno dei simboli utilizzati dai vandali in chiesa
Uno dei simboli utilizzati dai vandali in chiesa

Atti vandalici e scritte sacrileghe non sui muri o sulle pareti esterne degli stabili delle zone industriali, ma addirittura all’interno di un edificio religioso. Un gruppo di ignoti ha infatti imbrattato il parquet, un muretto, le porte e alcune sedie della chiesa della Pentecoste nella parrocchia di San Vincenzo. Se ne sono accorti ieri mattina alcuni frequentatori del luogo di culto che, salite le scale che conducono al primo piano, si sono trovati simboli e scritte a testimonianza del passaggio dei vandali. Il tutto addirittura all’interno di una chiesa. I volontari della parrocchia si sono subito dati da fare nel tentativo di cancellare quelle scritte realizzate con pennarelli.

LE SCRITTE. Una stella di David, il simbolo dei dollari, insulti in inglese, una rappresentazione degli organi genitali, ma anche la “A” di anarchia e altri disegni: gli autori del vandalismo hanno ricoperto di scritte, realizzate con un pennarello indelebile, due porte, il pavimento in legno, ma anche il parapetto e alcune sedie nel primo piano dell’edificio religioso di piazza del Giubileo. Qualcuno, nell’immediatezza dell’accaduto, ha ipotizzato che i vandali si siano fatti strada con il favore del buio, sfruttando l’assenza di una porta i cui lavori di sostituzione stanno terminando proprio in questi giorni. Ma i responsabili della parrocchia hanno fatto sapere che di notte l’apertura viene sigillata con ampi pannelli di legno bloccati da alcune impalcature. Di conseguenza molto probabilmente gli autori di queste scritte potrebbero aver operato in pieno giorno, forse tra le 12.30 e le 14 e cioè quando è meno trafficata piazza del Giubileo e non c’è abitualmente affluenza di fedeli in chiesa.

IL PARROCO. «Gesto grave, ma non ho elementi per dire se sia stata una ragazzata o meno», ha dichiarato il sacerdote responsabile della parrocchia di San Vincenzo, don Tiziano Zanon, che non ha voluto aggiungere altro sull’episodio. Chi sta effettuando i lavori di sostituzione della porta ha fatto sapere, però, che «non sono state trovate tracce di passaggio attorno alle impalcature, con il nylon protettivo rinvenuto integro a testimonianza del fatto che nessuno può essere transitato dall’apertura».

LO SCONCERTO. «Da ciò che so è la prima volta che si verifica un episodio di vandalismo come questo - ha dichiarato la presidente del comitato di quartiere “San Vincenzo”, Mariangela Barone - Non ho idea di chi possa esserci dietro a questi atti. Sicuramente piazza del Giubileo è scarsa in termini di controllo: non ci sono le telecamere, la chiesa resta aperta dalla mattina a alla sera e il parroco non ci vive accanto perché risiede in centro. Inoltre, mi è stato segnalato che di notte nella piazza ci sono strani giri, con ragazzi che sporcano ovunque. Il nostro quartiere è sempre più abbandonato a se stesso. Forse incrementando gli orari di apertura del bar del patronato, sia durante la giornata che nelle ore serali, si potrà garantire un maggiore controllo all’area presa di mira, in quest’ultimo caso, da persone senza scrupoli. Vanno bene le tante attività e le molte stanze messe a disposizione, ma di conseguenza ci saranno anche tante porte aperte da sorvegliare». Vie di accesso, dunque, che hanno reso facile la via a chi ha realizzato le scritte indecorose, di vario genere, rinvenute l’altro giorno da alcuni fedeli.

Marco Billo

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