<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Botto in auto, muore sindacalista

Alessandra Dall’Igna Ha perso il controllo della sua auto, probabilmente a causa di un malore, finendo in un fossato e centrando il ponticello in cemento di un passo carraio. È morto così, lunedì sera, Francesco Sanson figura di spicco della Cisl, vittima di un incidente stradale in provincia di Treviso, dove risiedeva da qualche tempo. Sanson, 75 anni originario di Codognè, era stimato e conosciuto anche a Thiene, dove assieme alla sua famiglia - la moglie Alberta e i figli Luciano, Massimo e Wanda - ha vissuto per più di 30 anni fin dalla metà degli anni '80 quando ricopriva il ruolo di reggente alla Filca di Vicenza. Il mondo del sindacato veneto è in lutto per la sua scomparsa, in seguito all’incidente avvenuto proprio nel suo paese natale attorno alle 17.30 quando, a bordo della sua Fiat Panda, stava percorrendo la provinciale 41. L’impatto contro il ponticello in cemento è stato violento, al punto da causarne la rottura e la distruzione quasi completa della parte anteriore della vettura. Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del Suem e i vigili del fuoco di Treviso, che hanno provveduto ad estrarre l'uomo per il quale purtroppo non c'era più nulla da fare. Sanson ha cominciato la sua attività da sindacalista negli anni '60 con una dura vertenza sul suo ruolo di rappresentante dei lavoratori all’interno dell’azienda per cui lavorava, il mobilificio Mo.di.co di Codognè. Appena uscito in aspettativa, ha operato come sindacalista a tempo pieno a Montebelluna nella Filta e nel ’70 in Filca Cisl Treviso, seguendo importanti aziende del settore del legno-arredo. Nel ’72 è andato alla Filca Padova, dove è rimasto fino al ‘78, per poi diventare reggente alla Filca di Vicenza ed entrare nella segreteria Filca del Veneto chiudendo la carriera sindacale alla segreteria della Ust di Vicenza e poi nei Pensionati di Treviso. «Sanson viene ricordato per la capacità di ascoltare il prossimo, di individuare i bisogni reali degli operai e lo spirito di servizio - è il messaggio dell'intero sindacato Cisl Treviso Belluno - Alla sua caparbietà e alla visione si deve la costituzione, alla fine degli anni '80, delle Casse edili artigiane del Veneto Ceav e Ceva, antesignane dell'Ebav. Alla moglie e ai figli, fra cui Massimo, che ha proseguito l'impegno sindacale del padre lavorando all'ufficio vertenze della Cisl di Treviso, va l'abbraccio di tutta l'organizzazione». «Mio padre non ha mai smesso di fare il sindacalista, era la sua vita - racconta il figlio Luciano che risiede a Thiene - Quando è andato in pensione si è rimesso al lavoro, iniziando a collaborare con il sindacato per tutelare i diritti dei pensionati». La data del funerale non è stata ancora fissata, in quanto la famiglia è ancora in attesa del nullaosta. La cerimonia si svolgerà nella chiesa di Cimetta, frazione di Codognè, dove viveva con la moglie Alberta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti