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Assalto in casa, bastonati i due cani

I malviventi ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre escono con il bottino. FOTOSERVIZIO DAL MASOIl pastore australiano  Rose
I malviventi ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre escono con il bottino. FOTOSERVIZIO DAL MASOIl pastore australiano Rose
I malviventi ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre escono con il bottino. FOTOSERVIZIO DAL MASOIl pastore australiano  Rose
I malviventi ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre escono con il bottino. FOTOSERVIZIO DAL MASOIl pastore australiano Rose

Hanno preso a bastonate e calci mamma Dana e la figlia Rose, i due cani da pastore australiano, senza alcuno scrupolo pur di portare a termine il furto. Ennesimo colpo in un’abitazione di Thiene ad opera di una banda organizzata che ha agito con un piano premeditato nel dettaglio ed è riuscita a scappare, pare verso il Bassanese. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di giovedì in via Sant’Anastasia, di proprietà della famiglia di Massimo Guerra, imprenditore di 47 anni. Due ladri hanno atteso che in casa non ci fosse nessuno: sapevano che Guerra e la moglie Laura Roi, 45 anni, erano entrambi al lavoro e che i figli erano usciti. I due hanno scavalcato la recinzione e scassinato la porta blindata, incuranti dell’allarme che suonava. Erano le 17.50 quando si sono introdotti nell’abitazione e in 13 minuti hanno messo tutto a soqquadro estraendo con violenza una cassaforte a muro che conteneva qualche oggetto in oro e poco contante per un valore di 15 mila euro. «Posso essere preciso sull’orario - racconta Guerra - perché tutto è stato ripreso dalle telecamere installate all’interno della mia proprietà -. In quel momento non c’era nessuno in casa, se non i due cani che i delinquenti non hanno esitato a prendere a bastonate e calci perché non abbaiassero: che malvagità. Quando mi è arrivata al cellulare la segnalazione dalle telecamere dell’intrusione, ero molto distante da casa e sono riuscito ad arrivare solo alle 19.30. Le telecamere hanno ripreso tutto: i due hanno aperto la porta blindata, incuranti dell’allarme – nessuno ha sentito nulla perché anche i vicini erano al lavoro – si sono introdotti in casa, l’hanno devastata, aprendo le ante degli armadi, rovesciando i cassetti fino a quando non hanno trovato su una parete della camera una cassaforte a muro. L’hanno sradicata e aperta. Dentro non c’era molto». Delinquenti professionali, vista la velocità con cui hanno messo a segno il colpo: solo 13 minuti. I malviventi, prima di entrare in azione hanno perlustrato la zona, facendo avanti ed indietro per la strada a bordo di una coupé scura, Audi A5. Sapevano dell’allarme tanto che, per non farsi riconoscere, avevano il volto coperto da dei passamontagna. Poi sono scappati su un’auto risultata rubata nel milanese e che aveva anche un targa falsa. «Lo choc che abbiamo subito tutti quando siamo rientrati a casa è stato subito superato vedendo che Dana e Rose, i nostri cani, erano rannicchiati a terra, tremanti e che si lamentavano dal dolore. Perché tanta cattiveria? Quando accadono queste situazioni ti senti violato nell’intimo, la casa dovrebbe essere il luogo dove sentirsi più sicuri. Ho subito sporto denuncia alle forze dell’ordine: mi hanno detto che siamo stati fortunati a non essere in casa, perché la banda è senza scrupoli e avremmo potuto rischiare grosso. Mi hanno anche detto che quello stesso pomeriggio, probabilmente la stessa banda ha compiuto dei furti a Lugo e a Zugliano e sembra a Marostica e Bassano. Ho consegnato i filmati della videosorveglianza perché possano raccogliere ogni dettaglio per rintracciare la gang». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso

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