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Apre Casa Insieme
Spazi da tre milioni
per le associazioni

L’incontro di alcuni volontari che presto animeranno Casa Insieme in via Braghettone. STELLA-CISCATO
L’incontro di alcuni volontari che presto animeranno Casa Insieme in via Braghettone. STELLA-CISCATO
L’incontro di alcuni volontari che presto animeranno Casa Insieme in via Braghettone. STELLA-CISCATO
L’incontro di alcuni volontari che presto animeranno Casa Insieme in via Braghettone. STELLA-CISCATO

A distanza di due anni e mezzo dalla posa della prima pietra, sta per prendere vita “Casa Insieme”, il nuovo polo dedicato alla solidarietà e alle associazioni di volontariato dell’Alto vicentino.

La struttura di via Braghettone, realizzata a Thiene dalla Fondazione Pegoraro-Romanatti con un investimento di tre milioni e mezzo di euro, tra un paio di settimane inizierà ad ospitare le prime attività mentre l’inaugurazione ufficiale è programmata per la fine di ottobre.

Gli operai stanno lavorando a ritmo serrato per concludere gli ultimi interventi in vista dell’apertura, mentre Giuseppe Pegoraro, presidente della Fondazione, in queste settimane rimane a dormire all’interno dell’edificio per paura di subire il furto degli arredi interni, tutti donati da Estel Group.

Di giorno è invece impegnato nelle riunioni con la fondazione Insieme AltoVi onlus, il gruppo di gestione della Casa nato proprio per coordinare i 173 soci, tra associazioni e persone, che hanno scelto di entrare a far parte di questo ambizioso progetto.

Obiettivo di “Casa Insieme” è infatti quello di offrire ai gruppi di volontariato non tanto un luogo dove poter organizzare le proprie attività, ma uno spazio in cui creare una rete solidaristica in grado di generare servizi, attività e opportunità per gli altri.

Altri che in primis sono i disabili, ma non solo, come spiega il presidente Pegoraro: «Ci sono molte persone che, pur non avendo una disabilità fisica o mentale, hanno un grandissimo bisogno di aiuto: parlo di giovani senza lavoro e prospettive, di anziani soli, di uomini e donne che hanno perso la motivazione per andare avanti, ma anche di persone che semplicemente desiderano uscire dal loro guscio e trascorrere alcune ore in compagnia. Il mio sogno è che le persone escano di qui più contente, così che possano contagiare familiari e amici».

Di loro si occuperanno i gruppi di volontariato, le organizzazioni, i professionisti soci della struttura. «La quota per associarsi è di 10 euro una tantum, cui va aggiunto l’affitto per l’utilizzo orario delle stanze o delle sale convegni, sempre a prezzi “sociali” - continua il presidente, che deve affrontare una spesa mensile di 15 mila euro per tenere aperta al Casa -. L’unica cosa che chiediamo a chi vuole entrare a far parte della Casa: cosa puoi offrire al territorio? Ecco ad esempio che agli imprenditori della BNI di Thiene e Schio abbiamo chiesto di donare un’ora di tempo ai giovani disoccupati per parlare con loro di lavoro mentre al gruppo Cith invece abbiamo proposto di accompagnare i disabili a fare una passeggiata». Nella struttura troveranno posto anche un ambulatorio gestito da medici volontari, alcuni spazi curati da psicologi, una sala convegni da 330 posti, e una palestrina. Sono infine stati ricavati due laboratori: uno creativo dedicato ai disabili e un altro rivolto ai giovani che potranno svolgere attività di tipo innovativo, come la digitalizzazione degli archivi.

Alessandra Dall’Igna

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