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Addio a Gemmo, imprenditore leale

L’imprenditore Giorgio Gemmo morto per malattia a 83 anni. DAL CEREDOUna foto storica del negozio Gemmo di via Trieste a Thiene. S.D.C.
L’imprenditore Giorgio Gemmo morto per malattia a 83 anni. DAL CEREDOUna foto storica del negozio Gemmo di via Trieste a Thiene. S.D.C.
L’imprenditore Giorgio Gemmo morto per malattia a 83 anni. DAL CEREDOUna foto storica del negozio Gemmo di via Trieste a Thiene. S.D.C.
L’imprenditore Giorgio Gemmo morto per malattia a 83 anni. DAL CEREDOUna foto storica del negozio Gemmo di via Trieste a Thiene. S.D.C.

Addio all’imprenditore Giorgio Gemmo di 83 anni, spirato venerdì all’ospedale di Santorso dopo una breve malattia. Era rimasto in azienda fino a pochi mesi fa e aveva coltivato anche la passione della politica. Era conosciuto non solo a Thiene e Sarcedo, dove risiedeva da una ventina d'anni, ma anche a Cogollo del Cengio, dove all'imbocco della Valdastico sorge il capannone della Gemmo Industrial System. L’impresa condotta ora dai figli è specializzata da quasi un secolo nel settore dell'impiantistica elettrica civile e industriale.

Fin da ragazzino Gemmo era stato introdotto al mondo dei materiali elettrici e le loro applicazioni dal padre Livio, già calciatore professionista che indossò le casacche del Vicenza e dell'Hellas Verona negli anni ’20, e che nel 1919 aveva aperto una bottega del settore in via Trieste, a Thiene. Il negozio esiste tuttora, ma nel frattempo è stato ingrandito nella nuova sede di in viale Europa, sempre a Thiene, e che fra un paio d'anni taglierà il traguardo del secolo di vita.

«Mio padre, come si usava allora, iniziò a lavorare molto presto - racconta il figlio Livio, terza generazione ora in azienda - Già a 14 anni, stava in negozio, appassionandosi precocemente di questo mestiere. Era la fine degli anni Quaranta e fin da allora aveva maturato un approccio molto tecnico, di stampo progettuale, mirato proprio agli impianti elettrici. Una caratteristica che l’ha sempre contraddistinto».

Dopo la morte del genitore avvenuta nel '68, Giorgio negli anni Settanta realizzò lo stabilimento di Cogollo, dove tutt’oggi vengono prodotti, assemblati e collaudati gli impianti elettromeccanici progettati dalla rinomata azienda. «L'attività della nostra famiglia si era quindi allargata, arricchendo la divisione commerciale del negozio con quella produttiva. Fu una grande intuizione, i cui frutti sono arrivati fino ad oggi», spiega il figlio Livio. Famigliari e amici lo ricordano come una persona riservata, non amante della vita mondana, ma molto simpatico, disponibile e gentile.

«Quando incontro gli ex dipendenti – aggiunge il figlio – lo ricordano come un titolare leale e stimato, per il suo modo di porsi e per la sua generosità. Spendono sempre parole cortesi nel ricordarlo». Da appassionato di montagna, aveva compiuto escursioni anche su vette impegnative come Cervino e Monte Rosa. Tra gli altri interessi anche quello per la caccia e il biliardo, che praticava con buoni risultati.

Tra gli anni Settanta e Ottanta aveva frequentato anche gli ambienti politici del territorio a vari livelli, diventando consigliere provinciale vicentino con i socialdemocratici e consigliere per l’ospedale Boldrini di Thiene.

«Papà era un grande ed appassionato lavoratore – conclude Livio – Basti pensare che di fatto si è ritirato dall'azienda nel maggio di quest’anno. È sempre stato molto presente e operativo, nonostante l’età. Non aveva mai mollato, nemmeno in passato quando alcuni problemi di salute lo avevano costretto a sottoporsi a tre delicati interventi chirurgici, da cui poi si era ripreso con positività».

Il funerale di Giorgio Gemmo sarà celebrato domani, alle 16, nel duomo di Thiene, dov’era nato.

Silvia Dal Ceredo

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