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Thiene

Abusivi via dopo
un anno: «Ora posso
tornare a casa»

L’abitazione di via Marconi 13, a piano terra, è chiusa. STUDIOSTELLA
L’abitazione di via Marconi 13, a piano terra, è chiusa. STUDIOSTELLA
L’abitazione di via Marconi 13, a piano terra, è chiusa. STUDIOSTELLA
L’abitazione di via Marconi 13, a piano terra, è chiusa. STUDIOSTELLA

Dopo oltre un anno la vicenda degli abusivi nella casa al civico 13 di via Marconi a Thiene è giunta ai titoli di coda. Ieri mattina sono scaduti i termini dell'accordo preso tra la proprietà e il legale dei due stranieri: la padrona di casa, Tiziana Zuccolo, aveva infatti concesso ai cittadini nordafricani di rimanere nell'abitazione fino al 30 settembre e ora sembrerebbe non esserci più nessuno all'interno dello stabile.

Suonando il campanello, come abbiamo provato a fare ieri mattina, è stato constatato che non ha risposto nessuno. E porta e finestre erano serrate. Per avere la conferma ufficiale sarà necessario comunque attendere l'inizio della prossima settimana quando le forze dell'ordine interverranno per verificare l'effettiva assenza degli inquilini non regolari e permetteranno alla padrona di casa di cambiare le serrature.

Dunque, si chiude un’annosa vicenda e ora la proprietaria dell’alloggio può tirare un sospiro di sollievo: «Sono riuscita a riottenere la mia abitazione», fa sapere tramite il comitato “PrimaNoi” che l’ha assistita in questa vicenda.

L'intricata storia è iniziata nel 2015 quando Mohamed Bennoune e Adil Chabab sono entrati nella casa. Non è ancora chiaro se inizialmente pagassero, o meno, una quota per l'affitto. Ma senza aver stipulato un contratto di locazione. Il fatto certo è che lo scorso maggio il giudice ha imposto ai due l'obbligo di permanenza domiciliare notturna come misura cautelare a seguito del loro arresto effettuato dai carabinieri della compagnia di Thiene. Gli uomini dell'Arma, infatti, avevano trovato Bennoune e Chabab in possesso di una settantina di grammi di hashish, individuano come domicilio dei nordafricani l'abitazione al civico 13 di via Marconi. La stessa indicata poi dal giudice come luogo per l'esecuzione della misura cautelare.

Zuccolo, che è residente a Schio, ha quindi chiesto l'aiuto del comitato cittadino “PrimaNoi” che dopo alcune trattative è giunto ad un accordo con gli abusivi, concedendo loro di stare nell'abitazione fino al 30 settembre. Nei mesi scorsi Bennoune ha richiesto l'espulsione dall'Italia, ottenendola ad agosto.

«Per Chabab, invece, due settimane fa il giudice ha revocato la permanenza domiciliare notturna, mantenendo l'obbligo di domicilio nel comune di Thiene - spiega il suo legale, l'avv. Anna Sambugaro - Nonostante ciò, l'accordo con la proprietà ha garantito al mio assistito la possibilità di rimanere nella casa fino al 30 di settembre».

«Verificheremo se la casa è effettivamente vuota: in caso contrario abbiamo già provveduto con la proprietaria a sporgere una querela preventiva alla polizia locale per l'occupazione abusiva. Un atto che ritireremo se l'abitazione è realmente libera - spiega il portavoce di “PrimaNoi”, Alex Cioni - Con il nostro intervento, nel rispetto della legalità, la situazione si è sbloccata in tre mesi. La proprietaria, pur aspettando l'esito definitivo della vicenda prima di sbilanciarsi, si è mostrata felice di essere riuscita a riottenere la sua casa».

Marco Billo

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