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Writer cade dalla scala e fa causa al Comune

Il murales di via De Pinedo dov’è avvenuto l’infortunio.  FOTO CISCATO
Il murales di via De Pinedo dov’è avvenuto l’infortunio. FOTO CISCATO
Il murales di via De Pinedo dov’è avvenuto l’infortunio.  FOTO CISCATO
Il murales di via De Pinedo dov’è avvenuto l’infortunio. FOTO CISCATO

La writer cade dalla scala mentre sta dipingendo un murales in via De Pinedo, pieno centro storico. Rimedia varie fratture, soprattutto ai polsi, e chiede 100 mila euro di risarcimento danni all’associazione per cui stava operando, e al Comune che aveva prestato la scala. L’episodio risale a più di due anni fa ma finirà davanti al giudice nel prossimo mese di aprile. L’ANTEFATTO. Il 1° luglio 2016 il Comune ha sottoscritto con l'associazione Krap asd il contratto “per prestazione artistica occasionale per la realizzazione di murales previsti nel progetto Distretto Urbano del Commercio di Schio” la quale si assumeva espressamente l'onere degli allestimenti tecnici necessari per la realizzazione delle opere in conformità alla normativa vigente in materia di sicurezza sul posto di lavoro; ogni responsabilità derivante dalla prestazione artistica con particolare riguardo agli obblighi contrattuali, previdenziali, assicurativi e di altro tipo verso i writers. Un contratto a prova di bomba, almeno sulla carta. IL FATTO. Il giorno 27 ottobre 2016 M.C. stava dipingendo dei murales sulla parete del fabbricato posto in via De Pinedo, sopra la scalinata usata da tanti scledensi e non per passare da una parte all’altra del centro storico o per recarsi nella zona del Castello, quando improvvisamente cadeva a terra unitamente alla scala su cui era posizionata riportando la frattura bilaterale dei polsi e del calcagno sinistro. Per salire in alto e completare l’opera, come si evince dall’immagine, aveva bisogno di un supporto. GLI SVILUPPI. La scorsa vigilia di Natale M.C. ha notificato un ricorso al Giudice del lavoro per ottenere il risarcimento del danno a seguito dell'infortunio sul lavoro nella misura pari ad € 102.045,40 a carico dell'associazione Krap e del Comune di Schio, quest’ultimo citato in causa perchè ha fornito all'associazione tre scale a mano regolabili e snodabili ed un tavolo di legno in uso al personale comunale e quindi conforme alla normativa vigente in materia di sicurezza. La ricorrente si lamenta del fatto che tali attrezzature non fossero idonee sotto il profilo della sicurezza nei posti di lavoro, o non adeguate al lavoro da svolgere. A palazzo Garbin si sentono tutelati dall’accordo preso con Krap in materia di sicurezza sul posto di lavoro, visto che il Comune si è limitato a concedere in comodato gratuito l'attrezzatura richiesta, senza peraltro assumere alcuna responsabilità in merito all'utilizzo della stessa. Il sindaco Valter Orsi si è costituito nel ricorso, facendosi patrocinare dall’avvocato civico Umberto Poscoliero. Ora la parola passa al giudice che dovrà esprimersi su un infortunio sul lavoro curioso. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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