<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Villino Rossi in vendita per salvarlo

La facciata del villino Rossi progettato da Antonio Caregaro Negrin.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl parco retrostante il villino in stato di abbandono
La facciata del villino Rossi progettato da Antonio Caregaro Negrin. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl parco retrostante il villino in stato di abbandono
La facciata del villino Rossi progettato da Antonio Caregaro Negrin.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl parco retrostante il villino in stato di abbandono
La facciata del villino Rossi progettato da Antonio Caregaro Negrin. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl parco retrostante il villino in stato di abbandono

«Siamo arrivati ad un punto di svolta per il futuro del villino Rossi e il suo parco: il demanio aprirà la vendita ai privati in questo modo potrà essere salvato dal degrado». Il sindaco Valter Orsi ha annunciato con ottimismo la convenzione, sottoscritta tra il Comune di Schio e lo Stato, per mettere in vendita il palazzo, fatto erigere in via Maraschin nel 1876 da Alessandro Rossi su progetto dell'architetto Antonio Caregaro Negrin, allargando ai privati la possibilità di aggiudicarsi un pezzo di storia della città e offrendo diverse destinazioni d'uso. Il documento, infatti, prevede che l'immobile possa ospitare oltre all'attività residenziale, anche quella commerciale, turistica e socio sanitaria. «La stima dell'immobile si aggira sui 3 milioni di euro cui si sommano altri 3 milioni per la sua sistemazione- prosegue il primo cittadino-Il Comune, che avrebbe potuto ottenere dallo Stato la cessione gratuita del villino, ma non è nelle condizioni di garantire l'esborso dei tre milioni per la ristrutturazione che dovrebbe compiersi in 5 anni. Crediamo invece che possa essere valorizzato anche con l'intervento di privati sensibili al recupero del patrimonio artistico locale: potrebbe diventare un hotel di lusso, ospitare ambienti socio sanitari o commerciali. L'intervento di un privato aiuterà a scongiurarne il progressivo degrado». Per rendere operativa la convenzione sono state necessarie due varianti urbanistiche e ora il demanio ha inserito il fabbricato nella Banca dati Nazionale per la messa in vendita. « Il Comune- prosegue Valter Orsi- ha richiesto che vi siano tutti i vincoli di mantenimento della fisionomia e delle caratteristiche di pregio che ancora il villino conserva, come le sue scalinate interne, in modo che, in caso di acquisto e restauro, ritorni alla città senza essere snaturato». L'assessore all'urbanistica Sergio Rossi ha aggiunto che « questa soluzione potrebbe rendere appetibile il villino a qualche investitore. In tal caso, il Comune riceverebbe il 15% del valore di vendita, denaro che sarebbe destinato a completare altre ristrutturazioni e recuperi edilizi che il Comune ha in corso d'opera». La necessità di tutelare il villino Rossi dall'incuria e dallo scorrere del tempo era stata segnalata anche dall'associazione Italia Nostra nel 2016: «Il villino Rossi rappresenta uno degli episodi architettonicamente più rilevanti all’interno del quartiere operaio stesso- scrive Italia Nostra nella segnalazione- L’architetto di fiducia di Rossi, Antonio Caregaro Negrin, progettò per Giovanni, primogenito di Alessandro, una residenza in stile eclettico, in equilibrato compromesso tra palazzo urbano e villa di campagna. Nel 1896/98, su progetto dell’ingegner Gaetano Rezzara, l'edificio venne ampliato e nel 1935, alla morte del barone Giovanni Rossi, venne lasciato in eredità allo Stato ed ospitò la casa del fascio e tutte le attività annesse al partito fascista. Nel secondo dopoguerra divenne sede del catasto edilizio e delle imposte. Dal 2000, la villa, di proprietà del demanio,è rimasta inutilizzata e si presenta in uno stato di grave incuria e degrado». Le parole dell'associazione non sono rimaste inascoltate e benché il futuro del villino Rossi sia ancora tutto da scrivere,con la convenzione si apre uno spiraglio per il suo futuro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Panizzon

Suggerimenti