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Via le sbarre, chiusa la strada ai trattori

Il treno Schio-Vicenza al passaggio a livello che verrà eliminato.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOSbarre abbassate al passaggio a livello in località Ceresara
Il treno Schio-Vicenza al passaggio a livello che verrà eliminato. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOSbarre abbassate al passaggio a livello in località Ceresara
Il treno Schio-Vicenza al passaggio a livello che verrà eliminato.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOSbarre abbassate al passaggio a livello in località Ceresara
Il treno Schio-Vicenza al passaggio a livello che verrà eliminato. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOSbarre abbassate al passaggio a livello in località Ceresara

Karl Zilliken Il passaggio a livello chiude e l'accesso ai campi diventa un problema: in arrivo un ponte sul Timonchio riservato ai trattori. Rfi, l'azienda del gruppo Ferrovie dello Stato ha comunicato all'Amministrazione la volontà di bloccare le sbarre private di località Ceresara, poco dopo il chilometro 28 della linea ferroviaria Schio-Vicenza. Si studia una soluzione per non bloccare i mezzi agricoli. CAMPI. Quello di Giavenale è un piccolo passaggio a livello privato in un'area che fondamentalmente porta verso i campi, con una sola abitazione privata coinvolta marginalmente dalla decisione delle ferrovie. Si potrebbe pensare, quindi, che la chiusura delle sbarre non sia un problema così grave salvo il fatto che ci sono diverse aziende agricole del territorio che quei campi li lavorano e che, soprattutto in alcuni periodi dell'anno, il via-vai di trattori ed altri mezzi pesanti per l'agricoltura è continuo. Fino a qualche anno fa, la gestione del passaggio, come in molte altre zone d'Italia, si poteva definire “artigianale”. Chi aveva il permesso di lavorare i campi, infatti, aveva a disposizione direttamente le chiavi dei pesanti lucchetti che proteggevano le sbarre da possibili manutenzioni e, facendo bene attenzione che non ci fossero treni in arrivo, era in grado di transitare quando ne aveva bisogno. Una situazione che, però, non è più stata tollerata da Rfi che ha deciso di agire per aumentare la sicurezza tramite l'installazione di un citofono. L'apparecchio è direttamente collegato con una centrale operativa a Verona che dà il via libera al passaggio solo quando può garantire che il passaggio sia totalmente sgombro. Da quanto testimoniato da chi quel citofono l'ha usato, poi, la risposta non è sempre pronta e questo provoca inevitabili disagi soprattutto nei periodi in cui la lavorazione prosegue senza sosta con la necessità di passare anche una decina di volte al giorno, avanti ed indietro. E già questo era diventato un problema per le aziende agricole, che avevano fatto presente la situazione al Comune. IL PONTE. Poi, con la comunicazione della prossima definitiva chiusura del passaggio non c'era più tempo da perdere e l'Amministrazione si è messa al lavoro, discutendo sia con le realtà imprenditoriali che utilizzano i campi, sia con le ferrovie. Una delle ipotesi avanzata inizialmente era che i trattori passassero per via dello Sport. Un'opzione scartata quasi subito perché la viabilità in aree trafficate non è adeguata al passaggio di pesanti mezzi da agricoltura. Quindi, la possibilità sarebbe quella di sfruttare una traccia stradale che c'è già, creando un vero e proprio passaggio dedicato ai mezzi agricoli che comprenda anche un nuovo ponte sul torrente Timonchio, esclusivamente riservato ai trattori. Al momento, il Comune ha affidato ad un professionista lo studio di fattibilità per una cifra di poco inferiore ai 4 mila 500 euro. «Le aziende agricole non sono certo tra le più facilitate – commenta il sindaco Valter Orsi -. Siamo da tempo in contatto con loro e con Rfi per trovare una soluzione. Questa ci sembra plausibile e attendiamo gli esiti dello studio. Abbiamo già avuto la piena disponibilità delle Ferrovie ad una compartecipazione alla spesa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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