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Variante Destra Leogra Pronti 3 milioni di euro

L’area dove verrà realizzato il raccordo della Destra Leogra.  CISCATOIl problema dei mezzi pesanti dovrebbe essere risolto con la variante
L’area dove verrà realizzato il raccordo della Destra Leogra. CISCATOIl problema dei mezzi pesanti dovrebbe essere risolto con la variante
L’area dove verrà realizzato il raccordo della Destra Leogra.  CISCATOIl problema dei mezzi pesanti dovrebbe essere risolto con la variante
L’area dove verrà realizzato il raccordo della Destra Leogra. CISCATOIl problema dei mezzi pesanti dovrebbe essere risolto con la variante

«Un primo passo verso la realizzazione di un’opera strategica per il nostro territorio. Si tratta di uno stralcio iniziale, ma certo è meglio dell’immobilismo. Poi seguiranno, auspichiamo, i successivi interventi, ma intanto sarà già un’infrastruttura che permetterà di decongestionare una parte del traffico». Il plauso delle associazioni di categoria, nelle parole dei due presidenti Nerio Dalla Vecchia (Confartigianato mandamento Schio) e Pietro Sottoriva (Confindustria raggruppamento Altovicentino), è per l’avvio del grande cantiere per la realizzazione del primo attesissimo stralcio della variante “Destra Leogra” alla strada provinciale 46. Il progetto definitivo è stato approvato in questi giorni dalla giunta comunale con un costo complessivo pari a oltre 3 milioni di euro, già inseriti nel bilancio 2019. L’opera sostituisce definitivamente l’idea originaria relativa al cosiddetto “ippodromo”, una maxi rotonda di raccordo, ritenuta dall’attuale amministrazione comunale troppo costosa (oltre 6 milioni di euro) ed impattante per il territorio. La nuova proposta prevede invece la costruzione di uno svincolo più snello, nella zona compresa tra il ponte di Liviera e l’imbocco della bretella per il tunnel di Valdagno. Per concretizzarlo sono necessari espropri di alcune proprietà, per una spesa complessiva di circa 400 mila euro. Tra le voci degli importi a disposizione della stazione appaltante, oltre alle più “classiche, compaiono anche spese più particolari come quelle per rilievi, accertamenti, indagini e bonifica bellica (40 mila) o di tipo archeologico (5 mila). «Una buona notizia che lancia un segnale positivo per il territorio – afferma Dalla Vecchia, presidente della locale Confartigianato -. Un primo stralcio che consentirà di alleggerire il traffico, sempre molto congestionato in quel punto, deviando tutti i mezzi diretti verso ovest (Valdagno, Magrè, Malo). Sempre meglio fare un pezzo alla volta piuttosto che non fare nulla. Poi in teoria dovrebbe essere completata, ma il condizionale in questi casi è d’obbligo, visti ad esempio casi vicino a noi, come il prolungamento dall’A31». In linea anche il collega di Confindustria Altovicentino. «Quando questo primo stralcio che riguarda il raccordo sarà ultimato – considera il presidente Sottoriva – ci sarà finalmente un collegamento completo e strutturato lungo la direttrice Valdagno, Schio, Thiene. Oltre a tutti gli aspetti sicuramente positivi che comporterà per il trasporto merci, ci sono anche quelli relativi alla mobilità lavorativa delle persone, che sarà favorita, creando quindi nuove opportunità e scambio di competenze tra territori. In generale accorciare le distanze crea un tessuto urbano più accogliente». L’avvio dei lavori è previsto per l’anno prossimo. L’importo complessivo sarà sostenuto con 900 mila euro erogati dalla Provincia di Vicenza, in base ad uno specifico protocollo d’intesa siglato con il Comune di Schio, che invece si impegnerà economicamente con il resto della somma tramite accensione di un mutuo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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