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«Valentina voleva fare il carabiniere»

Valentina Ranù, 24 anni, morta nel sonno l’altro ieriL’ospedale di Padova, dove sono stati eseguiti accertamenti
Valentina Ranù, 24 anni, morta nel sonno l’altro ieriL’ospedale di Padova, dove sono stati eseguiti accertamenti
Valentina Ranù, 24 anni, morta nel sonno l’altro ieriL’ospedale di Padova, dove sono stati eseguiti accertamenti
Valentina Ranù, 24 anni, morta nel sonno l’altro ieriL’ospedale di Padova, dove sono stati eseguiti accertamenti

Mauro Sartori Massimo Dagli Orti Il cuore di Valentina Ranù non ha retto all’attacco improvviso, ma non avrebbe avuto particolari malformazioni. L’esame autoptico, eseguito ieri mattina avvalendosi anche di un ulteriore controllo da parte di un centro medico specializzato dell’ospedale di Padova, non ha per ora fonito altri dettagli. Valentina, 24 anni, fisico asciutto, sportiva (correva regolarmente per tenersi allenata) nessun vizio e sinora nessuna avvisaglia di patologie, si è addormentata nel suo letto e non si è più svegliata. Arresto cardiocircolatorio, è il motivo del decesso riportato nel referto medico. Altre spiegazioni ad un dramma imprevedibile non ci sono. Il pm Blattner aveva disposto l’autopsia per cercare di dare una risposta a questo lutto. Ora c’è il via libera per le esequie, che si terranno martedì alle 10 nella chiesa del Grumello a Piovene Rocchette dove la giovane abitava con la famiglia, in via Thiene. Ieri è continuata la processione di chi ha voluto essere vicino al papà Giovanni, appuntato dei carabinieri in servizio a Thiene, alla mamma e al fratello di poco più giovane. Diplomata al liceo artistico “Martini” di Schio, Valentina lavorava da due anni come commessa ai Magazzini Nico di via Paraiso. «Solare, sempre col sorriso, generosa, brava con i clienti», ci hanno detto le colleghe in lacrime. Ma ora, dal racconto di una compagna di scuola, emerge una Valentina che voleva seguire le orme del padre, entrare nell’Arma. Un pensiero che ancora la accompagnava anche se con il suo lavoro si trovava bene. «Valentina era una ragazza molto vivace, sempre allegra e sorridente – sono le parole di Alessandra Huynh, amica di Valentina dai tempi delle superiori – era sempre di buon umore e spesso con la sua simpatia ci tirava su di morale. Mi ricordo di quando in classe ci suggeriva le risposte ai compiti e ci passava i suoi appunti, più di una volta ci siamo salvate dalle interrogazioni grazie al suo aiuto perché lei sapeva sempre tutto. Andavamo insieme alle feste studentesche e ci divertivamo sempre tanto. Ora io abito a Parigi da qualche anno, ma io e lei siamo sempre rimaste in contatto, nemmeno due mesi fa l'ultima volta che ci siamo viste. Lei per me c'è sempre stata, un'amica vera che con me ha condiviso dei bellissimi momenti. Alle superiori il suo sogno era diventare carabiniere, ci raccontava. Non beveva e non fumava, era una persona veramente molto salutista che adorava andare a correre, si macinava chilometri di corsa almeno tre o quattro volte a settimana. Non riesco ancora a credere che sia potuto succedere. Spero con tutto il mio cuore che ovunque lei adesso sia, possa essere serena e in pace, mi mancherà moltissimo». Un pensiero, quello di Alessandra, fatto proprio da tanti, tantissimi amici e conoscenti che la frequentavano e la apprezzavano e ora la piangono. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori Massimo Dagli Orti

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