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Unione civile stoppata I documenti sono falsi

L’ufficio di stato civile di palazzo Garbin.  FOTO DONOVAN CISCATOUn’immagine di Pouye Mor calciatore dal suo profilo social
L’ufficio di stato civile di palazzo Garbin. FOTO DONOVAN CISCATOUn’immagine di Pouye Mor calciatore dal suo profilo social
L’ufficio di stato civile di palazzo Garbin.  FOTO DONOVAN CISCATOUn’immagine di Pouye Mor calciatore dal suo profilo social
L’ufficio di stato civile di palazzo Garbin. FOTO DONOVAN CISCATOUn’immagine di Pouye Mor calciatore dal suo profilo social

Dopo i matrimoni per procura, a Schio potrebbero esordire le unioni civili per procura. Almeno è quello che sospettano al comando di polizia locale dopo quanto avvenuto il 5 settembre a palazzo Garbin. All’ufficio di stato civile si presenta una coppia di maschi, un 46enne piemontese e un senegalese di 24 anni, che chiedono appunto di unirsi civilmente. Si tratterebbe del terzo caso in città dopo quello di due maschi seguito da due femmine. «Schio ci piace e pensiamo di venire a vivere qui» è quanto i due riferiscono ai funzionari che però hanno qualche dubbio sui documenti presentati e allertano la polizia locale. Il comandante Giovanni Scarpellini e il suo vice Loris Revrenna mandano due agenti in borghese, che immediatamente rizzano le antenne sulla carta d’identità del senegalese. I REATI. Parte l’indagine ed emerge che il documento è contraffatto e che il giovane è irregolare in Italia perchè il suo permesso di soggiorno è scaduto a seguito di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale. Di fatto era stato espulso per reati simili, ovvero per l’esibizione di documenti non regolari. Per il senegalese scatta la denuncia per il reato di falsità materiale commessa da privato, uso di atto falso. E viene spedito in Questura a Vicenza ai fini di una nuova espulsione. Il 46enne piemontese viene a sua volta deferito all’autorità giudiziaria per concorso nei reati appena descritti. IL RETROSCENA. Il 24enne si chiama, secondo i documenti forniti, Pouye Mor, nato a Dakar nel 1994. Interrogato dagli agenti, dichiara di essere un calciatore professionista e di aver giocato con Novara e addirittura Werder Brema. Nel suo profilo facebook ci sono foto con divise calcistiche. In effetti un calciatore giramondo che corrisponde alle sue generalità (e che gli assomiglia parecchio in foto) esiste, ha giocato nel Novara under 19 prima di passare al Metz, nel massimo campionato francese, al Gloria Bistrita in Romania e nell’Ohlanense, campionato portoghese 2014/2015. Dopo non ci sono più sue notizie sui campi del continente. Però i siti specializzati indicano in 100 mila euro il suo potenziale valore di mercato attuale. Un’ipotesi plausibile è che cercasse un rinnovo del permesso di soggiorno per trovare una squadra italiana disposta ad ingaggiarlo. E per farlo intendesse passare per l’originale via dell’unione civile. Quando militò nel Novara, era in regola con le carte. IL SINDACO. Il sindaco Valter Orsi plaude all’operato dei funzionari degli uffici demografici e della polizia locale. «Mi fa piacere che i due abbiano riferito di aver scelto Schio perché la città piace. Però questa unione la celebreranno davanti a qualche magistrato e non a noi. Questa è la dimostrazione dell’efficacia dei controlli che vengono effettuati. Però, se devo essere sincero, è la prima volta che sento una cosa del genere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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