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Schio

«Troppe tasse»
E l’edicolante
vola alle Canarie

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L’edicolante Mirko Moscianese, 35 anni.  S.D.C.
L’edicolante Mirko Moscianese, 35 anni. S.D.C.
L’edicolante Mirko Moscianese, 35 anni.  S.D.C.
L’edicolante Mirko Moscianese, 35 anni. S.D.C.

SCHIO. Con l'anno nuovo la stazione ferroviaria di Schio perde un altro pezzo, salvo subentri legati ad una trattativa. Dopo l'addio definitivo alla biglietteria, adesso gli scledensi potrebbero veder abbassare le serrande anche dell'edicola tabaccheria che da sempre occupa i locali sulla sinistra dell'edificio e che a sua volta vende biglietti. Un rischio reale che potrebbe essere attuato a breve. Infatti il titolare dell'attività, lo scledense Mirko Moscianese, 35 anni, ha deciso di vendere tutto e andarsene all'estero, precisamente alle Canarie, nell’arcipelago spagnolo al largo dell’Africa, meta prediletta di tanti insoddisfatti del fisco italiano. È la molla che ha fatto scattare nel commerciante il desiderio di cambiare vita, dopo gli ultimi otto anni trascorsi nell’edicola, che a suo dire sono stati purtroppo inconcludenti. «Anche se forse non sembra, qui in stazione il via vai di gente è continuo, in particolare i passeggeri dei treni sono pressoché raddoppiati negli ultimi anni, quindi il lavoro non manca, anzi. I clienti poi sono eccezionali, soprattutto i pendolari con cui nel tempo si sono instaurati rapporti simpatici, che ora mi spiace molto troncare. Purtroppo però non posso fare altrimenti. Per me è impensabile stare ancora qui con la prospettiva di andare in pensione a 80 anni, prendendo 400 euro al mese lordi dopo aver lavorato una vita». Moscianese ha spiegato che l'anno scorso «l'80% del guadagno, molto buono, se n'è però andato in tasse e spese varie. Ho cercato di tener duro in questi anni, sperando che lo Stato abbassasse le tasse sul commercio in modo significativo, permettendo finalmente a chi ha una partita Iva di mettersi da parte qualcosa. Invece niente, la politica non farà nulla in questo senso, quindi meglio fare da soli qualcosa per sé stessi». Il negoziante già da un paio d'anni ha messo sul mercato le licenze di sua proprietà relative a giornali e tabacchi, senza però riuscire a concludere nulla. Solo di recente, a seguito di un forte ribasso del prezzo, sono state avviate trattative con alcuni potenziali acquirenti, tutti del Vicentino, che sarebbero interessati a rilevare l'attività. «Se nessuna delle trattative dovesse andare a buon fine – conclude Moscianese – cercherò un modo per rendere le licenze al Monopolio, in modo da poter comunque partire, qui purtroppo ho già sprecato troppo tempo». Il trentacinquenne ha colto al volo un'occasione professionale che lo porterà nelle isole atlantiche della Spagna per dedicarsi alla sua seconda attività lavorativa, ovvero quella di massaggiatore. «In realtà mi piacerebbe andare ancora più a Ovest, negli Usa, un sogno che ho da sempre. Vedremo cosa succederà».

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