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Tromba d’aria solleva
un gazebo di 7 quintali

Il gazebo sollevato dal vortice d’aria venerdì pomeriggio. [FOTOGRAFO]E.CU.
Il gazebo sollevato dal vortice d’aria venerdì pomeriggio. [FOTOGRAFO]E.CU.
Il gazebo sollevato dal vortice d’aria venerdì pomeriggio. [FOTOGRAFO]E.CU.
Il gazebo sollevato dal vortice d’aria venerdì pomeriggio. [FOTOGRAFO]E.CU.

Si è sollevato in aria ed ha planato per una ventina di metri. Con il vento dell’altro giorno sarebbe un fenomeno normale, se si fosse trattato di un sacchetto di plastica o del cappello di un passante. Invece a compiere il sorprendente volo, concluso da un fragoroso boato, è una struttura metallica pesante circa sette quintali che si trovava sul retro di un capannone di via Vicenza. Come le raffiche, forti sì, ma non eccezionali, abbiano potuto scaraventare alla stregua di un gazebo da giardino una tettoia che difficilmente si riesce a spostare in più persone, resta inspiegabile per Claudio Marogna, artigiano titolare della ditta metalmeccanica Marcotec, che nel pomeriggio di venerdì, intorno alle 16.30, è corso fuori dal suo capannone, insieme agli altri operai, richiamato dallo schianto spaventoso.

«Quando ho visto la struttura, capovolta e deformata, a venti metri da dove si trovava, non riuscivo a crederci» racconta. Il fenomeno è tanto più strano se si considera che a vigili del fuoco e polizia locale non risultano quel pomeriggio altri danni causati dal vento. Il sospetto di chi si trovava lì quindi è che possa essersi prodotto qualcosa di simile a una tromba d’aria, durata pochi secondi, ma con una forza capace di sollevare 700 chili. Vicino alla struttura temporanea su rotelle, di circa tre metri per tre e alta due (una tettoia in metallo smontabile utilizzata per lavorazioni all’esterno, già altre volte rimasta vicino al capannone in giornate ventose senza mai muoversi) erano parcheggiati un furgone e un’auto e stoccato altro materiale. Tutto però è rimasto al suo posto, come se nulla fosse successo.

«Un lavoratore della ditta vicina mi ha raccontato di aver visto la struttura sollevata a diversi metri d’altezza che improvvisamente è caduta al suolo - racconta il titolare -. E in effetti ho trovato dei danni alle grondaie nuove del capannone, che si trovano a più di sei metri da terra». L’impatto con il suolo è stato fortissimo, dato che ha scavato dei solchi sull’asfalto e solo per un caso l’episodio non ha creato danni a persone o cose. In quel momento infatti nel piazzale, utilizzato anche come posteggio, si trovavano diverse auto. Se un veicolo o ancor peggio una persona si fosse trovata sulla traiettoria della struttura sollevata dal vento, le conseguenze sarebbero state devastanti. Invece fortunatamente la struttura è atterrata senza colpire niente, vicino a un ingresso della ditta vicina.

Ora la tettoia è stata rimossa e smontata per essere riparata. Non è il primo caso di vento sorprendentemente forte nell’Alto Vicentino. In passato sono state scoperchiate baracche e capannoni di allevamenti, e nel 2013 perfino una delle casette di legno installate in piazza Rossi per i mercatini di Natale era stata fatta cadere su un lato dalle raffiche. A sorprendere e a far pensare a qualcosa di fuori dal comune come un vortice d’aria “flash” è proprio il ristretto campo su cui si è verificato il fenomeno: fulmineo quanto difficilmente spiegabile.

Elia Cucovaz

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