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Torna dopo 2 anni
l’ambulatorio
dell’Ipab La Casa

L’ingresso dell’ambulatorio che riaprirà il 23 gennaio. DAL CEREDO
L’ingresso dell’ambulatorio che riaprirà il 23 gennaio. DAL CEREDO
L’ingresso dell’ambulatorio che riaprirà il 23 gennaio. DAL CEREDO
L’ingresso dell’ambulatorio che riaprirà il 23 gennaio. DAL CEREDO

Dopo un paio d'anni di stop, rinasce l'ambulatorio infermieristico dell'Ipab “La Casa”, un prezioso servizio aperto alla cittadinanza che in passato riceveva fino a 3000 persone all'anno.

Grazie ad una convenzione con l’Ulss, che lo aveva sospeso a causa dell'assenza di una copertura assicurativa per gli operatori volontari, l’ambulatorio di via Gaminella da lunedì prossimo 23 gennaio sarà aperto al pubblico il lunedì, il mercoledì, il giovedì ed il venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e funzionerà grazie all’impegno del personale dell'Ipab. Gli utenti che vi accederanno troveranno in servizio un’ infermiera professionale e potranno ricevere, in forma del tutto gratuita, varie prestazioni sanitarie come misurazione della pressione, iniezioni intramuscolo, rilevazione della glicemia, semplici medicazioni, primo soccorso per piccoli incidenti domestici e altro. Tutti interventi che in altri tipi di strutture possono risultare a pagamento, anche a 10 euro l'una, mentre qui (come in passato) saranno offerti a titolo gratuito. Inoltre, una valida alternativa anche al recarsi dal medico di base e al sottoporsi a probabili lunghe attese.

l'Ipab "La Casa", forte della sua esperienza nel campo dei servizi socio assistenziali, ha intercettato e accolto le richieste di riapertura di numerosi cittadini ed ora, ultimati alcuni interventi strutturali necessari all’idoneità dei locali, è pronto a farlo ripartire con rinnovata vitalità.

«È un importante obiettivo per noi, un ulteriore servizio che il nostro ente vuole offrire alla cittadinanza, in maniera del tutto gratuita – afferma il presidente dell’ente Beppe Sola - che comporterà dei costi sia monetari che organizzativi a carico dell'Ipab, ma che sicuramente avrà un ritorno nell’avvicinare le persone alla nostra struttura, soprattutto quella del Centro Servizi, luogo di aggregazione e di svago per tanti anziani la cui alternativa è spesso restare chiusi tra le mura domestiche senza poter dialogare, ascoltare, confrontarsi con altri nella loro stessa condizione». Per l’avvio del servizio, l’Ulss fornirà il materiale sanitario necessario, mentre il Comune di Schio farà la sua parte promuovendo l’iniziativa nei quartieri, attraverso il nuovo sistema informativo a mezzo dei pannelli luminosi. «Ricerchiamo forti sinergie sia con l’Ulss che con il Comune – aggiunge Sola - affinchè sostengano e valorizzino il progetto. Inoltre confidiamo molto nella collaborazione dei medici di base per promuovere l’attività e per far si che il nuovo ambulatorio San Francesco assolva il più possibile alla sua funzione sociale e possa essere un servizio di aiuto, un punto di riferimento, di ascolto e di incontro per tanti che ne abbiano bisogno».

Per usufruire del servizio, che si aggiunge a quelli gestiti dall'Ipab nelle sue case di riposo “Baratto” e “Valbella”, nelle case albergo “La Filanda” e “San Francesco”, nel centro servizi di Montecchio (per un complessivo di circa 400 dipendenti), basta recarsi liberamente alla struttura oppure prendere un appuntamento via telefono allo 0445-599866.

Silvia Dal Ceredo

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