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Studenti negli autobus come sardine

Studenti delle superiori pigiati sui mezzi di linea a SchioAltra immagine della corsa sulla linea Schio - Thiene delle 13
Studenti delle superiori pigiati sui mezzi di linea a SchioAltra immagine della corsa sulla linea Schio - Thiene delle 13
Studenti delle superiori pigiati sui mezzi di linea a SchioAltra immagine della corsa sulla linea Schio - Thiene delle 13
Studenti delle superiori pigiati sui mezzi di linea a SchioAltra immagine della corsa sulla linea Schio - Thiene delle 13

L’azienda dei trasporti pubblici provinciale sopprime una corsa nell’ora di punta del rientro degli studenti alle proprie abitazioni e si scatena la protesta: «Siamo schiacciati come sardine sul mezzo e molti di noi devono aspettare la corsa successiva, che è più di un’ora dopo».

A farsi portavoce delle lamentele dei giovani pendolari sparsi in tutte le scuole scledensi è Tommaso De Tomi, che frequenta l’ultimo anno dell’Ipsia Garbin. La linea è quella Schio - Thiene dove Svt ha rimosso una corsa delle 13 lasciandone due esistenti, insufficienti però per i circa 150 giovani che dagli istituti superiori scledensi rientrano verso Giavenale, Marano e Thiene. Non solo: da qui ripartono per altre località dovendo cambiare corriera e quindi fare conto sulla coincidenza.

«Questo provoca il sovraffollamento dei mezzi e alcuni studenti sono costretti ad aspettare la corsa successiva, alle 14.20 - spiega Tommaso. - Inoltre uno dei due autobus non ha un posto fisso in cui fermarsi per far salire gli studenti, quindi capita spesso che nella confusione generale della stazione non si riesca a vederlo e lo si perda. Questo è inaccettabile considerando i 366 euro pagati annualmente».

L’allievo dell’Ipsia sostiene che siano state già inviate numerose lettere di protesta alle Stv ma senza ricevere per ora alcuna risposta. «Contiamo che l’opinione pubblica smuova una situazione che noi non riusciamo da soli a modificare e che però è sotto gli occhi di tutti ogni giorno feriale dalle 13 alle 14, alla stazione degli autobus di piazzale Divisione Acqui».

Gli studenti interessati in quel lasso di tempo allo spostamento sulla linea per Thiene sono circa 150 (numero peraltro variabile in diminuzione se ci sono lezioni pomeridiane ma sempre notevole e troppo consistente per due sole corse), provenienti da più istituti e molti con destinazione più lunga, perché alla stazione thienese scendono per prendere altre coincidenze.

Sullo stesso argomento nei giorni scorsi il coordinamento studentesco aveva emesso un documento:«Anche quest'anno ci troviamo di fronte ad un servizio inadeguato . Siamo stanchi di guasti tecnici e corriere sovraffollate in cui non solo non si trova posto a sedere ma anche in piedi si fa fatica a starci. A molti è capitato di restare a terra e dover aspettare la corsa successiva, mentre per chi riesce a salire di certo non è garantito lo spazio fisico necessario per un viaggio sicuro».

Disagi che si allargano alla puntualità delle corse: eventuali ritardi infatti si ripercuotono su entrate in aula da giustificare o rientri a casa tardivi. Il tutto con abbonamenti i cui costi annuali variano da 246 a 426 euro. Proteste che hanno, in queste prime settimane di lezioni, un po’ tutte le città dell’Alto vicentino, da Valdagno a Thiene passando appunto per Schio che ha il maggior numero di studenti pendolari del territorio.

Mauro Sartori

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