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Stadio senza una guida, caos gestione

L’ingresso dell’ex centro federale di preparazione olimpica di via Riboli.  FOTO DONOVAN CISCATOPaolo Dal  Soglio, olimpionico e direttore dimissionario del centro
L’ingresso dell’ex centro federale di preparazione olimpica di via Riboli. FOTO DONOVAN CISCATOPaolo Dal Soglio, olimpionico e direttore dimissionario del centro
L’ingresso dell’ex centro federale di preparazione olimpica di via Riboli.  FOTO DONOVAN CISCATOPaolo Dal  Soglio, olimpionico e direttore dimissionario del centro
L’ingresso dell’ex centro federale di preparazione olimpica di via Riboli. FOTO DONOVAN CISCATOPaolo Dal Soglio, olimpionico e direttore dimissionario del centro

Paolo Terragin Paolo Dal Soglio non è più il direttore degli impianti sportivi di via Riboli, quello che una volta era il Centro di preparazione olimpica. E Schio non sarà più il punto di riferimento per il settore lanci, in particolarmodo del getto del peso, dal momento che il 31 dicembre 2017 è scaduta la convenzione tra la Fidal e Comune per l’utilizzo degli impianti sportivi da parte degli atleti della nazionale azzurra seguiti allenati da “Paolone” Dal Soglio, tecnico federale dopo essere stato lanciatore ai vertici internazionali. La comunicazione è giunta all’ olimpionico due giorni prima della scadenza della convenzione e al presidente della società Ads Novatletica Città di Schio, di cui è presidente Paolo Rudella, il cui testo cita che “ad oggi non risulta pervenuta alcuna conferma da parte della Fidal per l’attività di Schio; si intende quindi concluso il rapporto per l’utilizzo delle strutture sportive sopra citate“. Ciò significa che atleti e tecnici dovranno giocoforza abbandonare gli impianti sportivi e cercarsi una nuova sede. «Sono amareggiato più per la tempistica che per le scelte fatte da Fidal e Comune – fa sapere Dal Soglio – Non voglio entrare nel merito di queste scelte, resta il fatto che Schio fa ancora un passo indietro, si sta perdendo quello che per anni è stato un punto d’eccellenza per lo sport italiano, in particolare l’atletica, una struttura che potrebbe essere ancora valorizzata. Per quanto che mi riguarda abbiamo traslocato le sedi dei raduni e degli allenamenti a Padova e Tirrenia, e questo grazie anche all’appoggio del gruppo sportivo Carabinieri. Quello che mi interessa ora è salvaguardare questo patrimonio di atleti e di avere un posto dove allenarci con serenità e tranquillità come a Schio»: Ma per quanto riguarda la direzione degli impianti? Questo era un rapporto tra lei e l’Amministrazione... «Sto valutando anche questo, al momento ho comunicato la mia intenzione al sindaco di terminare la mia collaborazione, ma la porta resta aperta». Da parte dell’Amministrazione si specifica che la comunicazione è stato un atto dovuto dal momento che la Fidal non ha rinnovato la convenzione ma c’è la piena volontà di valorizzare il centro sportivo con una ristrutturazione che riguarda sia la pista d’atletica che la foresteria che diventerà una “Casa Vacanza” con un modico prezzo per il pernottamento. Intanto si cercherà di incontrare i vertici regionali del Coni e della Fidal per trovare un punto d’accordo sul centro di via Riboli. «La volontà da parte nostra c’è – ha fatto sapere l’assessore Aldo Munarini – Vogliamo che il centro torni ad essere quello che era, un’eccellenza nell’impiantistica sportiva italiana, da parte nostra investiremo risorse economiche rilevanti ma abbiamo bisogno anche dell’aiuto delle istituzioni sportive nazionali, e ovviamente contiamo anche sull’apporto di Dal Soglio». Preoccupazione, però, giunge anche dal gruppo insegnanti di educazione fisica: « Abbiamo indirizzato alcune promesse a Paolo Dal Soglio con apprezzabili risultati - hanno fatto sapere – Paolo è un’icona per Schio, un patrimonio, un atleta pulito e non dobbiamo assolutamente perderlo sia per quello che ha fatto e per quello che può ancora fare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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