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Schio

Spacciano eroina
Presi tre profughi
Avevano 20 cellulari

La via dove alloggiano i profughi denunciati
La via dove alloggiano i profughi denunciati
La via dove alloggiano i profughi denunciati
La via dove alloggiano i profughi denunciati

SCHIO. Sgominata una banda di spacciatori di droga. Ad essere denunciati dai carabinieri della Compagnia di Schio sono stati tre nigeriani: E.J. e O.D. di 23 anni, O.L. di 24 anni, ospitati da diversi mesi in un edificio di via Timonchio a Giavenale con lo status di richiedenti asilo.

L’indagine parte da Isola Vicentina dove a marzo due giovani del posto furono fermati dai militari: avevano con loro nove grammi di marijuana e hashish. Le sostanze stupefacenti vennero sequestrate e da lì partì l’operazione investigativa, alla ricerca di chi li aveva forniti. Il cerchio si è chiuso ora. La Procura della Repubblica di Vicenza ha dato il via libera alla perquisizione dell’appartamento assegnato ai tre che sono seguiti da una cooperativa. Va detto che anche altri migranti sono ospitati nello stesso stabile e non hanno mai dato problemi di alcun tipo e che l’attività criminosa si svolgeva soprattutto in strada e non solo a Schio ma anche in diversi paesi limitrofi, dalla val d’Astico sino alle porte di Vicenza. I tre erano finiti subito nel mirino degli inquirenti, che li stavano monitorando da tempo nei loro vari spostamenti.

Il capo della gang, che spacciava quantitativi contenuti di droga ma a numerosi consumatori, è stato individuato nel più anziano dei tre, il ventiquattrenne O.L.: toccava a lui avvalersi di persone fidate, gestire il traffico locale e la vendita al dettaglio.

Nell’alloggio hanno trovato cinque grammi di eroina, cocaina e marijuana, una ventina di cellulari che servivano per mantenere i contatti con la clientela, tre personal computer portatili e 2 mila euro in contanti, frutto dell’attività illecita. Oltre alla banda nigeriana, denunciata a piede libero, alla Prefettura sono stati segnalati dieci assuntori abituali di droga, identificati durante gli accertamenti. 

A margine dell’attività investigativa è scattata anche una quarta denuncia, ai danni di un diciassettenne, residente a Piovene Rocchette, che a seguito di controllo è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana.

I tre nigeriani sono a piede libero, in attesa di giudizio ma potrebbero rimanere per poco sul suolo scledense e italiano più in generale. La loro posizione, a seguito degli sviluppi delle indagini condotte dagli uomini del capitano Vincenzo Gardin, è al vaglio della Prefettura che verificherà se è ancora compatibile con lo status di richiedenti asilo. 

Mauro Sartori

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