SCHIO. «Maestra Margherita non ti ricordi di me? Sono Francesca». È cominciato così, all’esterno della chiesa frequentata dalla pensionata per la messa domenicale, quello che in apparenza pareva un innocuo e normale dialogo tra l’ex maestra e una delle tante sue ex allieve. Invece, la donna altri non era che una lestofante, bene informata e mandata in avanscoperta per sondare il terreno, e pianificare l’ennesimo furto in casa avvenuto a Schio. Quando la maestra è rientrata dopo avere trascorso la settimana programmata dalla figlia e ha trovato la casa svaligiata, ha messo in relazione la “visita” di Francesca all’incursione. Alla maestra Margherita, una volta accertato che la casa era stata svaligiata durante la sua assenza - il bottino è composto da contanti e preziosi - non è rimasto che andare al comando stazione dei carabinieri di viale Maraschin a sporgere denuncia.