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Sconti a chi ristruttura
La risposta al degrado

L’area ex Lanerossi nella zona industriale, rientra nelle zone che possono avere l’agevolazione. ARCHIVIO
L’area ex Lanerossi nella zona industriale, rientra nelle zone che possono avere l’agevolazione. ARCHIVIO
L’area ex Lanerossi nella zona industriale, rientra nelle zone che possono avere l’agevolazione. ARCHIVIO
L’area ex Lanerossi nella zona industriale, rientra nelle zone che possono avere l’agevolazione. ARCHIVIO

Riqualificare gli immobili della città, nell’ottica dello stop al consumo di suolo e del recupero del patrimonio esistente. Per farlo l’Amministrazione comunale ha previsto una serie di incentivi ed azioni in grado di sostenere ed invogliare i cittadini a metter mano alle loro proprietà immobiliari.

Dopo i contributi per la sistemazione e tinteggiatura delle facciate, per gli interventi di bonifica da amianto e per l’installazione di caldaie a condensazione, l’ultima novità è il via libera a sconti sugli oneri di urbanizzazione per tutti coloro che decidono di rinnovare gli edifici non solo residenziali, ma anche e soprattutto di tipo industriale e produttivo.

Sono queste infatti le categorie che avranno i maggiori benefici della formula “low cost”, con un abbassamento degli oneri fino ad un massimo del 30% in base agli interventi effettuati. «Per capannoni di grandi dimensioni – spiegano il sindaco Valter Orsi e il dirigente comunale Raffaello Muraro- si tratta di cifre importanti, che possono aggirarsi intorno a qualche decina di migliaia di euro di risparmio».

Nel dettaglio, la riduzione oscilla da un 10% a un 30% massimo, in base alla tipologia di immobile, al tipo di intervento e all’ubicazione. Otterranno un maggiore sconto gli edifici industriali e quelli (anche residenziali) ubicati nei centri storici o in contrade collinari. Lo sconto è destinato a coloro che interverranno in modo radicale sui propri impianti e strutture, anziché agire sul nuovo. «In città – aggiunge il sindaco - ci sono diverse proprietà più o meno degradate che meriterebbero di rinascere grazie ad investimenti privati, come ad esempio il Villino Panciera in centro, il comparto Gregori a Magrè o altre».

In questo tipo di immobili infatti solo i privati proprietari possono intervenire decidendo eventuali riqualificazioni. «Non è più possibile allargarsi a dismisura, anche la Regione ha dato indicazioni normative precise in questo senso». Come ad esempio la più recente legge 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo che spinge le amministrazioni a porre in essere tutte le misure possibili per ridurlo progressivamente fino ad azzerarlo entro il 2050.

A quanto pare in città tali direttive sono state recepite, perlomeno in parte, ma non solo perché in linea con le politiche ambientali dell’amministrazione Orsi, ma anche per «incentivare e facilitare gli interventi di recupero edilizio, rigenerazione e riuso – ha evidenziato il primo cittadino - rendendo di conseguenza il nostro territorio molto più attrattivo dal punto di vista degli investitori».

Questa iniziativa, che pochi altri Comuni vicentini hanno messo in atto, rientra tra le azioni fondamentali di rigenerazione e sviluppo sostenibile inserite nel documento programmatico del sindaco per il Piano degli interventi.

Silvia Dal Ceredo

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