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Schio

Sarta sfida la polizia
«Voglio regalare
l’abito a Michelle»

Un selfie scattato da Gabriella Marin davanti al blindato resort
Un selfie scattato da Gabriella Marin davanti al blindato resort
Un selfie scattato da Gabriella Marin davanti al blindato resort
Un selfie scattato da Gabriella Marin davanti al blindato resort

SCHIO.  «Il mio vestito per Michelle Obama respinto dalle forze dell’ordine». Gabriella Marin è una che non si perde d’animo ed oggi magari ci riproverà. Intanto ieri le ha tentate tutte per consegnare nelle mani dell’ex first lady americana il vestito estivo che le aveva appositamente confezionato, sobbarcandosi una notte in auto per essere al mattino davanti al cancello di Borgo Finocchietto, resort di lusso sulle colline senesi dove i coniugi Obama stanno trascorrendo una settimana di relax, proprio nei giorni in cui pure il successore Donald Trump si trova in Italia per altri motivi. Ed anche se la nuova first lady Melania ha un passato da top model, la sarta scledense ha puntato Michelle «perché ha più o meno la mia taglia, veste sportiva e ama questo tipo di abiti».

Il tour notturno ha un mandante, l’avvocato Pia Clementi, sua amica che l’ha spronata a compiere l’impresa e un complice, il marito, che al volo, mentre lei guidava, le ha trovato un albergo in zona come base di appoggio. «Ho superato un primo sbarramento di poliziotti e carabinieri, sono giunta al cancello del resort ed ho persino suonato il campanello ma sono stata avvicinata da agenti in borghese, credo dei servizi segreti, che mi hanno fatto allontanare. Ho tentato di spiegare loro che non sono una terrorista e volevo solo lasciare il dono. Mi bastava che glielo consegnassero. Michelle mi piace, è alta 1,80 per 77 chili e indossa una taglia 46 - 48 come la mia». Qualcuno l’ha avvicinata e si è fatto dare il biglietto da visita, e con esso la lettera scritta a mano in inglese e indirizzata a Michelle che spiega i motivi del regalo: «...Dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna...» si legge fra le altre cose. «Ho anche allegato copia di un articolo che il vostro Giornale mi ha dedicato. Dall’ambasciata mi hanno detto che mi ricontatteranno ma io non mollo», spiega la sarta che, nella concitazione, è stata avvicinata anche dai media nazionali presenti sul posto per strappare qualche flash delle vacanze senese dell’illustre coppia americana. «So che Barack andrà a Firenze con la moglie e tenterò di avvicinarli lì, tanto ormai mi hanno identificata e sanno che non sono un soggetto pericoloso. E comunque la mia amica avvocato mi ha già assicurato che mi tirerà fuori di galera, nel malaugurato caso ci dovessi finire». Speriamo di no.

Mauro Sartori

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