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Malo

Rombo di moto
per l’addio a Luca
morto a 19 anni

Il duomo gremito per il funerale del 19enne Luca Dircetti morto in un incidente
Il duomo gremito per il funerale del 19enne Luca Dircetti morto in un incidente
Il duomo gremito per il funerale del 19enne Luca Dircetti morto in un incidente
Il duomo gremito per il funerale del 19enne Luca Dircetti morto in un incidente

MALO. I suoi amici, in 22, gli hanno fatto da scorta con le moto. Hanno percorso tutto il paese mentre il carro funebre si dirigeva verso il duomo. Così hanno voluto salutare per l’ultima volta il loro Luca, morto a 19 anni a causa di un incidente stradale, proprio in moto. E non l’hanno lasciato solo nemmeno dopo il funerale, assieme a quelli che fino a poco tempo fa, prima del diploma, erano i suoi compagni di quinta superiore. All’uscita, dopo le esequie, con il feretro su cui era stato posizionato il casco, uno straziante rombo di motori è stato il loro commosso addio.

Tutti insieme hanno dato l’ultimo saluto a Luca Dircetti il ragazzo di 19 anni che ha perso la vita martedì sera. Il paese di Malo è ancora sotto shock e ieri pomeriggio si è stretto nel dolore insieme ai familiari del ragazzo. A celebrare le esequie è stato il parroco don Giuseppe Tassoni che ha ricordato la sua grandissima passione, fin da bambino, per i motori. Seduti nei primi banchi c’erano i familiari del ragazzo, la mamma Lara, il papà Nicola, la sorella Marta, i nonni e le zie Cristina e Giulia chiusi da giorni in un dolore devastante. Gremito il duomo e ad occupare fino all’ultimo posto c’erano tanti ragazzi, che hanno condiviso con il giovane centauro momenti intensi tra i banchi di scuola, ma anche fuori tra aspirazioni e sogni che solo la giovane età sa rendere così belli.

Sono stati alcuni di loro a portare il feretro. Luca ha perso la vita a causa di un incidente mentre in sella alla sua adorata moto da enduro Ktm 450 stava percorrendo via Proa, a Malo. Ha perso il controllo della moto ed è finito in un’aiuola spartitraffico dove ha sbattuto con violenza contro un albero che lo ha sbalzato addosso al muretto di recinzione di un’abitazione. Una vicenda assurda, un incidente per il quale nessuno è riuscito ancora a darsi una ragione, una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile in familiari, parenti e amici. Il 19enne aveva da poco concluso i suoi studi all’Itis “De Pretto” di Schio. Un ragazzo attivo, dinamico che a distanza di neanche un mese dalla fine della scuola si era già rimboccato le maniche ed era riuscito a trovare un lavoro in un’azienda scledense del settore elettromeccanico. I suoi genitori, nei giorni scorsi, hanno preso la decisione di donare gli organi del figlio, un gesto di grande solidarietà e fatto con il cuore perché grazie a Luca molte persone adesso potranno continuare a vivere.

Valentina Magnarello

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