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Rissa, cinque indagati e presidio fisso in piazza

Il presidio della polizia locale in piazza Falcone Borsellino. FOTO STELLA
Il presidio della polizia locale in piazza Falcone Borsellino. FOTO STELLA
Il presidio della polizia locale in piazza Falcone Borsellino. FOTO STELLA
Il presidio della polizia locale in piazza Falcone Borsellino. FOTO STELLA

Karl Zilliken Cinque giovani indagati dopo la rissa di aprile e ora Piazza Falcone e Borsellino sarà sorvegliata speciale contro le baby gang. È arrivato un presidio fisso del consorzio di polizia locale “Alto Vicentino” che monitorerà l’area, da mesi nell’occhio del ciclone per diversi episodi di teppismo in cui sono stati coinvolti giovani e giovanissimi. Impossibile non notare la presenza costante degli agenti. PATTUGLIA. La decisione del consorzio guidato da Giovanni Scarpellini, presa di concerto con l’Amministrazione comunale, serve a tenere a freno i ragazzi che ogni pomeriggio si ritrovano in zona, dopo la scuola. Al momento è previsto che la pattuglia stazioni in piazza Falcone e Borsellino tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19 e questo dovrebbe essere un forte deterrente per gli spiriti esuberanti dei ragazzi. Dovrebbe, perché gli agenti, dopo i primi pattugliamenti, non sono stati accolti nel migliore dei modi dai giovani che scelgono piazza Falcone e Borsellino, oltre che per la sua posizione centrale, anche per la possibilità di connettersi gratuitamente alla rete internet senza fili grazie al servizio offerto dal Comune. L’altra sera, infatti, uno dei ragazzi, un minorenne di Torrebelvicino, con aria di sfida ha continuato imperterrito ad avere comportamenti non convenienti, tra cui quello di sputare ripetutamente a terra. Superata la soglia di tolleranza, gli agenti della polizia consortile sono intervenuti, sanzionando il giovane con una multa da 50 euro ma soprattutto avvisando la famiglia. La madre del giovane è immediatamente arrivata, chiedendo scusa e probabilmente agirà in maniera più convincente di una pur esemplare multa. Secondo quanto ravvisato dalla polizia locale, infatti, è proprio l’atteggiamento spavaldo e di sfida dei ragazzi, una quindicina in tutto, che tendono a sentirsi padroni della piazza e delle strade limitrofe, a trasformare quello che è a tutti gli effetti un luogo di aggregazione in una zona da evitare per molti scledensi. LA RISSA. Uno degli episodi più eclatanti che aveva acceso i riflettori su piazza Falcone e Borsellino era stata una rissa scoppiata lo scorso 4 aprile. Quella che, di fatto, era una spedizione punitiva messa in piedi “in difesa” di un giovane nomade residente a Malo che la mattina era stato rapinato dello smartphone davanti alle scuole da quattro giovani che lo accusavano di aver rubato loro dei soldi. Ora la Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Venezia ha disposto l’interrogatorio dei cinque giovani implicati nella rissa. Il pm, infatti, li ha indagati per reati che vanno dalla rapina di denaro, al furto aggravato di smartphone, alla tentata estorsione, alla rissa aggravata, alle lesioni personali, al porto di oggetti atti ad offendere come scalpello e tirapugni. Si tratta di cinque giovani tra i 16 e 18 anni, all’epoca tutti minorenni, quattro residenti a Schio, tre di origine senegalese e un domenicano, e uno residente a Malo. Al palazzo di giustizia lagunare li attendono con avvocati e genitori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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