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Rifiuti, timori su abbandoni e aumenti

La consegna del materiale nel centro di Galleria Conte.  E.CU.Caterina Genito. E.CU.Massimo Dall’Alba. E.CU.Mariapia Trentin. E.CU.Viorica Buzila. E.CU.
La consegna del materiale nel centro di Galleria Conte. E.CU.Caterina Genito. E.CU.Massimo Dall’Alba. E.CU.Mariapia Trentin. E.CU.Viorica Buzila. E.CU.
La consegna del materiale nel centro di Galleria Conte.  E.CU.Caterina Genito. E.CU.Massimo Dall’Alba. E.CU.Mariapia Trentin. E.CU.Viorica Buzila. E.CU.
La consegna del materiale nel centro di Galleria Conte. E.CU.Caterina Genito. E.CU.Massimo Dall’Alba. E.CU.Mariapia Trentin. E.CU.Viorica Buzila. E.CU.

«Dove accumuleremo l’immondizia?». «Il nuovo metodo incentiverà gli abbandoni?». «Le tasse aumenteranno?». Ad un mese dal fatidico 7 giugno, data in cui entrerà in vigore il nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, i cittadini di Schio in un modo o nell’altro si sono preparati sulle nuove regole di conferimento. «Non sono potuta entrare all’incontro nel mio quartiere perché era troppo affollato - afferma ad esempio Giovanna Zulian - Però da giornali e volantini mi sembra di aver capito il nuovo metodo». Gli aspetti pratici sono assodati, come il fatto che carta, plastica e metallo saranno ritirati solo una volta ogni 15 giorni e che invece l’umido potrà essere gettato anche quotidianamente. Molti dubbi però rimangono.

PATTUMIERE. «A quel che ho capito in certi posti la raccolta dei rifiuti è già come sarà a Schio e dunque bisogna pure andare avanti». Viorica Buzila, da 10 anni a Schio, dice di comprendere le ragioni del cambio di sistema che nei propositi dell’amministrazione comunale dovrebbe aumentare la quantità, ma soprattutto la qualità, della raccolta differenziata. «Però da casalinga non so ancora dove metterò l’immondizia». Chi oggi invece è abituato a portare i materiali riciclabili nelle campane stradali man mano che si accumulano, domani infatti dovrà trovare uno spazio in casa per far fronte alla raccolta quindicinale. «Sono contenta invece della novità sull’umido» conclude.

RIFIUTI SELVAGGI. Proprio il fatto che da giugno in avanti la frazione organica sarà conferita in contenitori stradali a cui ciascuno potrà accedere liberamente preoccupa invece qualcun altro. «A Vicenza è già così - fa presente Caterina Genito - Ma in quei bidoni ci finisce dentro di tutto. Bisogna che a Schio ci siano controlli seri e multe». In generale è opinione abbastanza diffusa che la pigrizia ad adeguarsi al nuovo metodo comporterà un aumento degli abbandoni di rifiuti inquinando le colline e la campagna. «Già il fenomeno è aumentato con l’introduzione del porta a porta spinto nei comuni limitrofi, figurarsi quando si pagherà in base al numero di sacchi conferiti» aggiunge Massimo Dall’Alba.

SOS TARIFFE. Un’altra preoccupazione riguarda invece non la pattumiera, ma il portafoglio. «Visto che questo cambiamento serve ad ottimizzare la raccolta e a risparmiare risorse, ci auguriamo che anche la tassa sui rifiuti si riduca di conseguenza - continua Dall’Alba - E speriamo anche che il sistema di pagamento proporzionale al numero di sacchi di indifferenziato prodotti non sia solo causa di nuovi aumenti per le famiglie con figli». I sacchi neri dotati di microchip che sono in distribuzione a tutti gli utenti di Schio servono in effetti proprio a personalizzare la tassa sui rifiuti (che in futuro avrà una componente fissa e una variabile in base alla quantità di immondizia creata), ma dubbi tariffari non saranno fugati subito. Il nuovo criterio di pagamento, infatti, non entrerà in vigore prima dell’anno prossimo.

Elia Cucovaz

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