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Rifiuti, secco giù
e la differenziata
raggiunge il 74%

I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata nella centrale  via Marconi. [FOTOGRAFO]FOTO DONOVAN CISCATO
I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata nella centrale via Marconi. [FOTOGRAFO]FOTO DONOVAN CISCATO
I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata nella centrale  via Marconi. [FOTOGRAFO]FOTO DONOVAN CISCATO
I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata nella centrale via Marconi. [FOTOGRAFO]FOTO DONOVAN CISCATO

La frazione secca calata in quattro mesi del 37%, la differenziata passata dal 64 al 74% con un “più 10“ che già si commenta da sé. La nuova raccolta porta a porta dei rifiuti è promossa dunque dai primi, seppur parziali, dati. L’assessore Anna Donà cita i riscontri forniti dagli uffici comunali e da Ava: la suddivisione casalinga fra secco, plastica e carta sta portando eccellenti risultati, visto che il 78% fissato come obiettivo regionale (il Veneto è tuttavia attestato al 64%, come la media scledense sino a giugno 2016) non è così lontano. E potrebbe essere agguantato già nel 2017, quando le novità estive saranno assimilate completamente dagli scledensi, che tuttavia si stanno comportando bene, a detta degli amministratori comunali: la frazione estranea inquinante che finiva con plastica e latta nei cassonetti è scesa di oltre il 50% e sono contestualmente aumentati i rifiuti conferiti all’ecocentro.

«Secondo i miei uffici i dati sono persino sottostimati - precisa Donà - e bisogna tener presente che stiamo parlando di un quadrimestre. Ma il riscontro è eccellente e sono i cittadini stessi ad assicurarmi che la frazione secca si sta drasticamente riducendo».

Un calo del 37% fa pensare immediatamente al minor utilizzo delle linee di incenerimento dell’impianto di termovalorizzazione di Ca’ Capretta: «In verità è uno degli obiettivi dichiarati dalle linee di mandato di questa amministrazione - conferma l’assessore - Il depotenziamento dell’inceneritore e la revisione dell’impianto sono conseguenti alla messa in pratica di una politica ambientale adeguata. Noi siamo sulla strada giusta».

Cos’ha spinto i cittadini ad adeguarsi così rapidamente a quella che era stata preannunciata come una rivoluzione per i loro usi e costumi? L’assessore non ha dubbi: «L’incentivo più forte arriva dal sapere che in futuro il secco si pagherà per quanto prodotto. L’allarmismo iniziale adesso ci sembra ingiustificato». I sacchi della frazione secca sono muniti di microchip e quindi il Comune è già in grado di stabilire quanto le famiglie e le aziende movimentano ma solo nel 2017 verrà tarato il sistema e saranno predisposte le tariffe a copertura dei costi di smaltimento.

Per il momento si rimane nella fase sperimentale ma con indicazioni soddisfacenti: «I risultati parziali confermano che il passaggio al nuovo sistema “porta a porta” non ha creato disagi ed ha portato ad un miglioramento. E possiamo già anticipare il calo sensibile dei rifiuti prodotti pro capite, anche se non abbiamo ancora numeri o percentuali da evidenziare».

Intanto sono stati aumentati i grandi cassonetti per i residenti delle palazzine in centro e per le attività, con il risultato di limitare l’esposizione in massa dei sacchi azzurri o gialli, a seconda delle giornate di raccolta.

Mauro Sartori

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